Un’Atalanta poco convincente e pasticciona regala alla Fiorentina il gol della vittoria (3-2)

Martinez Quarta è stato il miglior giocatore della partita. Scalvino lo è stato per l'Atalanta. Per il resto Gasperini ha molto su cui lavorare. Seconda battuta d'arresto in quattro gare.

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Perdere così fa un po’ arrabbiare e lascia molto amaro in bocca. L’Atalanta non è stata lucida in fase difensiva e ha pagato un prezzo molto alto: vedi i gol di Bonaventura e di Kouamé.

Ma analizzando a freddo la gara i numeri dicono che la Fiorentina ha meritato ampiamente di vincere: per tiri in porta (due Brekalo, Kouamé e Martinez); per passaggi riusciti sulla trequarti: 15 Bonaventura e Parisi, 13 Duncan, 12 Dodò e 11 Gonzalez; per occasioni da gol: 4 Duncan e 3 Dodò; per palle giocate: 130 Parisi e 70 Martinez; per passaggi riusciti: 75 Parisi e 41 Martinez; per passaggi chiave: 3 Dodò e Duncan.

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L’Atalanta non ha saputo sfruttare l’unica caratteristica che faceva nettamente la differenza con i viola, vale a dire l’altezza media. Tra i nerazzurri e i viola c’erano almeno 5 centimetri di differenza, ma l’unico gol di testa, paradossalmente, è arrivato proprio da parte viola, da Martinez Quarta.

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Ederson “colpevole” del gol-vittoria della viola (Foto di Alberto Mariani)

Italiano è stato più bravo di Gasperini a capire come ribaltare una situazione che si era messa male per i viola. I primi venti minuti, infatti, l’Atalanta ha aggredito i gigliati non lasciando loro la capacità di fraseggiare e costringendoli a sprecare o a sporcare palloni e basta. Fino a subire il gol di Koopmeiners.

Quanto la gara sembrava in totale controllo per l’Atalanta al momento del cooling-break, infatti, Italiano ha dato alcune disposizioni tattiche, soprattutto a Martinez Quarta e a Parisi dando loro il compito di entrare dentro il campo per creare quella superiorità numerica utile al loro possesso palla.

Poi succede che al 35’ Bonaventura, lasciato solo in area, su calcio da fermo, trova il modo di stoppare la palla e scaricare un destro imprendibile nella porta difesa da Carnesecchi. La difesa a zona con tutti i giocatori schierati in linea non ha saputo leggere per tempo la situazione che ha portato l’ex atalantino – che sta vivendo una seconda giovinezza – al gol del pari.

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Toloi autore di una prestazione non sufficiente (Foto di Alberto Mariani)

Da qui in avanti la partita è cambiata. La Fiorentina ha preso sempre più consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, mentre l’Atalanta ha cominciato a denotare un po’ di lacune. Prima dell’intervallo Martinez Quarta insacca il vantaggio dei fiorentini con un bellissimo colpo di testa su un cross proveniente dalla sinistra, lasciando impietrito il portiere atalantino.

All’inizio della ripresa Lookman è riuscito a riprendere la gara con un gol utile al morale personale del giocatore.

Ma al 76’ succede il patatrac. Adopo ha pasticciato una paio di volte: prima in attacco e poi in difesa, la palla gli schizza sul tallone e anziché essere rinviata prende la direzione opposta e si infila nel centro dell’area. Ederson chiama Carnesecchi a prendere la palla, senza coprirla adeguatamente. E tra il “prendi tu-prendi io”, si infila il piedi di Kouamé che spedisce la palla in fondo al sacco.

La consapevolezza è stata immediatamente quella che questa Atalanta non sarebbe più stata in grado di riprendere la partita. La Fiorentina ha controllato agevolmente la gara con un buon possesso palla e ha incamerato tre punti meritatamente.

L’Atalanta non ha convinto e se la gara con la Fiorentina è stata un banco di prova per la gara di giovedì in Europa League, Gasperini ha di che pensare e lavorare. Questa seconda battuta d’arresto pesa tanto e arriva alla vigilia di un periodo intenso con tante partite. Due sconfitte in quattro giornate son un segnale poco rassicurante.

Fiorentina-Atalanta 3-2

Reti: 20’ Koopmeiners, 35’ Bonaventura, 45’ Martinez Quarta, 76’ kouamé.

Fiorentina: Terracciano 6.2; Dodò 6.7 (74’ Biraghi 6.4), Milenkovic 6.5, Martinez Quarta 8.7 (MVP), Parisi 6.7; Duncan 7.7 (88’ Barak 5.9), Mandragora 6.1 (64’ Arthur 6.5); Gonzalez 7 (63’ Kouamé 7.2), Bonaventura 7.3, Brekalo 6.8, Nzola 6.6 (74’ Beltran 6.3). All. Italiano 6.79.

Atalanta: Carnesecchi 6.6; Toloi 5.8, Scalvini 8, Kolasinac 6; Zappacosta 6.4 (59’ Zortea 6.2), De Roon 7.7, Ederson 7.3, Ruggeri 6.5 (80’ Miranchuk 6.2); Koopmeiners 7.8 (74’ Adopo 5.2), De Ketelaere 7.1 (59’ Scamacca 6), Lookman 7.5 (59’ Pasalic 6.4). All. Gasperini 6.66.

Arbitro: Pairetto.