Coppa del Mondo di sci, Sofia Goggia torna in top ten in gigante e chiude al 9° posto la gara di Killington

La 31enne di Astino ha concluso la prova in 1'55"00, distante 1"95 dalla vincitrice Lara Gut-Behrami.

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Sofia Goggia torna a ruggire anche in slalom gigante e lo fa a Killington dove nel 2016 conquistò il primo podio in Coppa del Mondo di sci alpino.

In attesa di tornare ad affrontare le amate gare di discesa libera, la 31enne di Astino ha conquistato il nono posto nella gara andata in scena sulle nevi del Vermont e che ha visto il secondo successo stagionale per Lara Gut-Behrami.

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Prima manche interlocutoria per la finanziera orobica che è rimasta solida sui propri sci nonostante il pettorale numero 31 e la pista ormai già rovinata che non consentiva di rimanere agganciata alle migliori.

L’azzurra non ha commesso alcun errore chiudendo in quattordicesima posizione, lontana 1”57 dalla neozelandese Alice Robinson che ha attaccato la Superstar con grande determinazione ritrovando quella grinta che mancava da qualche stagione e che le ha permesso di precedere sul traguardo una solida Sara Hector di sei centesimi e Gut-Berhami di otto.

Più distanti le azzurre Marta Bassino e Federica Brignone, con la piemontese che si è classificata al quarto posto parziale a 21 centesimi dalla vetta dopo un primo parziale particolarmente ripido e la valdostana sesta distante 48 centesimi, ma con margine di recupero.

Nella seconda manche Goggia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo provando la “remuntada” di sette anni fa, mancando però un pizzico di lucidità sul muro dove è scivolata leggermente e ha perso il terreno necessario per rimanere al comando della graduatoria momentanea.

Poco importa per la vice-campionessa olimpica che ha concluso le proprie in 1’55”00, distante 1”95 dalla vetta e ottenendo un nono posto che le ha consegnato la possibilità di ritrovare la top ten fra le porte larghe dopo due anni, ma anche la solidità in vista del ritorno in velocità.

“Sono contenta perché era tanto tempo che non arrivavo così davanti in classifica in gigante, sono ancora più contenta dell’atteggiamento con cui approccio alle gare, perché mi sento più padrona del gesto tecnico in questa disciplina, non ho più i timori strani delle passate stagioni, quando arrivavo al cancelletto e mi sentivo disorientata – ha sottolineato Goggia nel dopo-gara -. Sono felice perché divento trentacinquesima nella start list, ma mancando cinque atlete già presenti nella trenta, entro nel secondo gruppo e da settimana prossima nei due giganti di Mont Tremblant, potrò partire a ridosso delle quindici per il fatto di avere più di 500 punti nella overall”.

Ad imporsi sulla neve del Vermont è stata Gut-Berhami che ha impostato la discesa finale sfruttando la propria capacità di intraversare lo sci e posizionarlo in direzione dello spazio più ripido.

La 32enne ticinese ha tagliato il traguardo americano in 1’53”05 davanti di 62 centesimi su una Robinson un po’ troppo irruenta su un fondo esigente e di 81 sulla statunitense Mikaela Shiffrin che ha rimontato davanti al proprio pubblico sino al podio.

In casa Italia delusione per Marta Bassino che è scivolata dopo sole poche porte, mentre Brignone non ha potuto far altro che confermare il sesto posto a causa di un errore sul muro che le ha tolto velocità in vista dell’abbrivio finale.

Sofia Goggia e colleghe torneranno in pista a Mont Treblant nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 dicembre quando affronteranno due giganti su un tracciato totalmente nuovo.