Quella vista contro la Salernitana è stata un’Atalanta a due facce. Doveva vincere e alla fine ha vinto, anche largamente. Ma il 4-1 finale è un po’ bugiardo e non rispecchia fedelmente l’andamento della gara. Pippo Inzaghi è venuto a Bergamo per fare la prestazione e con la prestazione cercare di portare a casa più punti possibili. E per larghi tratti ha spaventato l’Atalanta.
Le partite sono fatte da un primo e da un secondo tempo. E tra i due uno spazio di intervallo di 15’ nei quali di solito l’allenatore aggiusta qualcosa che non va. E nell’Atalanta del primo tempo le cose che non sono andate per il verso giusto sono state tante. Sembrava un’Atalanta sorella di quella del Torino: lenta, imprecisa e impacciata. La partenza non era neanche stata male con Costil chiamato in causa un paio di volte e in una di queste ha fatto una parata strepitosa di piede in controtempo che ha salvato il gol su Lookman.
Poi al 10’, la prima volta che la Salernitana si affacciava timidamente nei pressi dell’area di Carnesecchi, da una punizione laterale Candreva pennellava un cross perfetto per l’inserimento e l’inzuccata di Pirola che metteva la palla nell’angolo dove Carnesecchi non ha potuto fare nulla. E il limite di avere un centrocampista come De Roon in marcatura, anziché un centrale vero, si è visto tutto.
Una doccia gelata. Da lì in poi gli atalantini si sono disuniti. Hanno giostrato con un po’ di frenesia ma in modo scoordinato. Improvvisamente è come se avessero perso la bussola del gioco, che appariva privo di geometrie. Gente come Ruggeri sbagliava tutto; Ederson pure. Gli unici tre che reggevano la baracca erano Djimsiti, Pasalic e Lookman. Gli altri giravano un po’ a vuoto, mentre la Salernitana, ben messa in campo da Pippo Inzaghi, riusciva a occupare tutte le zone del campo con ordine e non permetteva agli uomini di Gasperini di trovare la via giusta.
E così i primi 45 minuti sono trascorsi senza un nulla di fatto se non quello di mettere in mostra una Salernitana qualitativa più di quanto non dica la sua classifica.
La ripresa è iniziata con un piglio diverso. E tra il 47’ e il 52’ l’Atalanta se l’è ribaltata. Il gol del pari è stato un euro-gol alla Muriel: tiro al volo di esterno sinistro su rimbalzo da calcio d’angolo. E il gol del vantaggio è stato di Pasalic alla fine di un’azione manovrata che ha visto coinvolti Muriel-Lookman e lo stesso Pasalic che ha finalizzato con un tunnel all’avversario. Tatticamente Gasperini ha invertito le posizioni di Koopmeiners e Pasalic (diventato uomo ovunque e ovunque lo metti in questo periodo fa molto bene). Il croato ha così festeggiato la sua 200.a presenza in Serie A.
Ma sul 2-1 non si pensi che la partita sia finita con un dominio dell’Atalanta. Tutt’altro. Inzaghi ha operato i cambi per portarsi in avanti alla ricerca del pari. E i campani hanno avuto le loro chance: Ikwemesi è stato fermato da una paratona di Carnesecchi (con i piedi in uscita) e Dia ha colpito un palo a portiere battuto.
Poi l’Atalanta è riuscita a far ritrovare il gol in campionato a De Ketelaere, grazie a una caparbia azione di Scalvini (giocatore dal passo del centrocampista più che del difensore) e a offrire l’assist al belga. Infine De Ketelaere ha voluto entrare nel tabellino anche come assistman offrendo la palla del 4-1 a Miranchuk. Il russo per quanto visto in queste ultime partite il gol se l’è meritato tutto. E su una papera in uscita del portiere, De Ketelaere ha messo il russo per poter fare la doppietta, ma il tiro di Alexis è finito sul palo e poi tra le braccia del portiere sorrentino.
Christmas Match vinto e ora testa al Bologna, che sabato diventa uno scontro diretto per l’accesso all’Europa.
Atalanta-Salernitana 4-1
Reti: 10’ Pirola, 47’ Muriel, 52’ Pasalic, 83’ De Ketelaere, 89’ Miranchuk.
Atalanta: Carnesecchi 6.6; De Roon 6.7, Djimsiti 6.9, Scalvini 7.4; Zappacosta 6.5 (76’ Hateboer 6.3), Ederson 6.5 (66’ Kolasinac 6.4), Pasalic MVP 8.6, Ruggeri 6.8; Koopmeiners 7 (85’ Adopo 6.2); Muriel 8.1 (67’ De Ketelaere 8.2), Lookman 7.7 (85’ Miranchuk 7). All. Gasperini 7.05.
Salernitana: Costil 6.2; Daniliuc 6 (60’ Bradaric 6.2), Gyomber 6.1, Pirola 7, Mazzocchi 6.4; Maggiore 6.2 (67’ Legowski 5.9), Coulibaly 6.4, Martegani 6.4 (67’ Ikwemesi 5.8); Tchaouna 5.9 (60’ Kastanos 6.2), Candreva 6.6; Dia 6.6 (86’ Cabral 6). All. Pippo Inzaghi 6.24.
Arbitro: Feliciani.