Tennis: La caduta del Re

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La finale che non ti aspetti, non che Federer ed Isner siano due giocatori qualunque, ma visto i protagonisti della giornata odierna, pochi coraggiosi avrebbero puntato sulla vittoria di entrambi.

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Partiamo dal trionfo dell’idolo di casa, che sconfigge il numero 1 del mondo nonché campione uscente approfittando di una giornata decisamente negativa del serbo. Il primo set sembra avviato ad una facile conclusione dopo il break ottenuto da Nole nel terzo gioco, ma la reazione dello yankee è veemente con il controbreak del decimo gioco regalato da un grave errore di valutazione di Djokovic che “perde”la sfida con il falco dopo aver interrotto volontariamente lo scambio. La susseguente conclusione non può che essere il tie-break, dove Isner resta sempre al comando prima di chiudere alla quarta possibilità per 9/7. La reazione del campione che ha dominato la scena nel 2011 tarda ad arrivare ed anche le accelerazioni da fondo che lo hanno sempre contraddistinto lasciano oggi lo spazio a timidi colpi che spesso faticano a superare la linea del servizio, lasciando la possibilità al dritto a stelle e strisce di prendere spesso il sopravvento. Sul 4/3 ecco però giungere il break decisivo che consegna agli spettatori il terzo set che tutti desideravano. L’ambiente è magnifico con ogni punto sottolineato da applausi convinti ed il pubblico capisce che può veramente assistere ad una impresa, incitando e sostenendo il proprio gigante senza sosta. L’ultimo set non trova più spazio per ulteriori break con gli attori che mantengono il proprio turno con alterne difficoltà. Nel decisivo secondo tie-break di giornata, Nole cede un mini break decisivo e si viene a trovare sotto per 3/6, annullando i primi 2 match-points con 2 efficaci prime di servizio, ma alla terza palla match non può opporre nulla, assistendo al trionfo del bombardiere USA, pronto per entrare prepotentemente nella top ten ATP.

Le sorprese e le emozioni della giornata non finiscono certo qui, anzi per amplificarle si presenta un’ospite decisamente a sorpresa : la pioggia che in questa zona desertica è quantomeno rara. Lunga attesa, quindi per i due super sfidanti della seconda semifinale, durante la quale, probabilmente una navicella spaziale è atterrata negli spogliatoi prelevando il campione elvetico e sostituendolo con una perfetta copia,  perchè quanto ha fatto nella notte italiana ha sinceramente dell’incredibile. La partita si chiude in soli 94 minuti con il punteggio di 6/3 6/4 e soprattutto considerando chi aveva di fronte è sinceramente una grandissima sorpresa. Nadal così maltrattato lo avevamo visto solamente alla fine della passata stagione quando si era presentato per onore di firma al Master, ma lì superficie e momento avevano dato una decisa mano a Roger . Oggi l’unica variante potrebbe essere il meteo decisamente anomalo, concretizzatosi in un fastidiosissimo vento trasversale, ma le condizioni pessime c’erano pure per lo svizzero non certo noto per essere un ottimo “dominatore dell’aria”. Vale anche la pena ricordare che l’ultima vittoria di Roger contro Rafa sul cemento Open risaliva al 2006 (finale di Miami), una vita fa. Federer ritrova servizio e dritto impressionanti , vincendo la sfida soprattutto alla ribattuta, dove riesce a trovare sempre un ottimo impatto e a togliere l’ iniziativa al maiorchino che era solito aggredire i timidi back di rovescio che tornavano da oltre la rete. Troppo nervoso e poco aggressivo, oggi Nadal non può che cedere l’incontro, arrendendosi all’ultimo aces dopo la sospensione per le ennesime gocce di pioggia, avvenuta proprio prima del match point, altro particolare a dir poco singolare! Questa sera, stringendo la mano al rivale sopra la rete, l’iberico ha sommessamente pronunciato le parole “Well played”, giusto tributo a chi oggi è parso davvero di un altro pianeta. E la rivalità proseguirà…

In campo femminile tutti pronti per la finale annunciata fra la regina Azarenka (che arriva a 22 successi consecutivi superando 6/4 6/3 la sorprendente Kerber) e Maria Sharapova ( sconfitta la Ivanovic, che si arrende ad un problema fisico dopo aver perso il primo set per 6/4).

( commento di Luca Polesinanti)