Luca Milesi racconta il bel clima che si respira quest’anno nello spogliatoio. E dice: “Vogliamo fare più punti possibili per ottenere la salvezza quanto prima”

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Luca Milesi, difensore centrale dell’AlbinoLeffe, insieme a Borghini e Marchetti forma la triade che Lopez ha trasformato in una delle migliori difese del girone A di questo campionato di Serie C.

Ieri è stato ospite nella trasmissione di Antenna 2A tutta C” di Arnaldo Guadagni e lo abbiamo intervistato. Ecco com’è andata.

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Dopo aver girovagato per mezza Italia sei tornato nella tua terra di origine. Sei un bergamasco doc di San Giovanni Bianco. Come ti senti?
“Casa è sempre casa. Ritrovare i luoghi familiari è sempr emotivo di orgoglio. Uno stimolo  per poter dare quel qualcosa in più. Fa sempre piacere”.

L’anno scorso la vostra difesa subiva parecchio, tanto che avete rischiato la retrocessione. Quest’anno i difensori sono gli stessi, ma la difesa è la quinta miglior difesa del campionato. Cos’è cambiato?
Non siamo cambiati. La qualità c’è sempre stata. Avere qualche certezza in più ci ha aiutato. Nel calcio moderno è importante avere una organizzazione collettiva di un certo tipo. In generale abbiamo migliorato questo aspetto dell’organizzazione, che quest’anno è molto buona e ne giova tutta la squadra”.

A inizio stagione c’è stata qualche sbavatura da parte della difesa, poi improvvisamente le cose si sono aggiustate e l’AlbinoLeffe è addirittura la quinta miglior difesa del girone. Sapendo che Lopez è stato un grande difensore, questa è una cosa che si allena o è più un discorso di affiatamento tra di voi?
Entrambe le cose. Da quando siamo in ritiro da questa estate abbiamo cercato di assimilare i concetti del mister. E i risultati non sono sempre immediati. Occorre fare un percorso. Si sbaglia e dagli errori si impara e si migliora. Anche fra di noi adesso ci conosciamo meglio, sappiamo quali sono le caratteristiche dei compagni. Tutte queste cose messe insieme danno un buon risultato”.

E avendo dietro un portiere come Marietta, che sta facendo molto bene, dà più sicurezza anche a voi.
Il portiere è un’altra componente importante. Al di là di tutti gli schemi che si vogliono applicare, poi ci deve essere la capacità del singolo e Cristian è stato bravo in questo e si è conquistata la fiducia di tutti”.

Marietta è cresciuto tanto. Nelle ultime partite vediamo che ha iniziato anche a comandare la difesa.
Fa parte del processo di crescita. All’inizio non c’è tutta quella confidenza con i compagni. Poi strada facendo l’affiatamento cresce e aiuta tutti”.

L’AlbinoLeffe è una squadra che subisce poco. L’unica pecca, forse sono i gol presi su palle alte, nonostante l’aspetto fisico dei vostri difensori.
Non è facile. Quando si gioca uomo su uomo a volte serve poco per farsi superare. Si dà sempre per scontato che il difensore arrivi su tutte le palle e non si nota il fatto che a volte bastano pochi centimetri e magari in quel poco spazio non riesci ad anticipare il difensore o viceversa. E l’errore è la prima cosa che si vede”.

In quest’ultimo periodo avete avuto molti infortuni, ma i giovani che sono stati chiamati e buttati nella mischia hanno fatto molto bene. Da giocatore esperto quale sei, come vedi questi ragazzi?
Loro sono stati aiutati dal fatto che quest’anno abbiamo un gruppo con determinati valori. Sono stati tutti messi nelle condizioni di esprimersi al meglio e di sentirsi a proprio agio. E questo ha valorizzato le loro qualità. Perché se non hai le qualità, il campo è un giudice impietoso. L’AlbinoLeffe lavora con i giovani, noi vediamo il progetto crescere giorno dopo giorno e vediamo l’organizzazione che c’è dietro a questi ragazzi. E questo porta frutti. Chi è stato chiamato in prima squadra è stato bravo a farsi trovare pronto nel momento del bisogno. Va dato merito a loro e va dato merito anche al gruppo che è riuscito a farli integrare con la squadra”.

Quindi c’è un buon clima di spogliatoio che aiuta chi deve esordire o chi deve confermarsi.
Sì; penso a quando sono stato giovane io, questo tipo di ambiente mi avrebbe sicuramente aiutato”.

Ci sono state partite dove avete sprecato, altre, come per esempio con il Mantova, siete stati anche un po’ fortunati…
Tante partite potevamo vincerle, altre abbiamo ottenuto punti quando potevamo uscire con le ossa rotte. Con squadre come il Mantova se ti difendi e basta alla fine perdi. Siamo stati bravi a cercare il gioco. E la fortuna a volte gira dalla tua parte“.

La prossima si va Legnago, squadra che all’andata venne a Zanica a vincere. Fu una sconfitta dovuta a un approccio sbagliato. Poi martedì ci sarà il derby con l’Atalanta U23. Come vi state preparando?
Entriamo in una fase dove i punti adesso pesano. Tutte le squadre vogliono fare risultato. Andiamo a Legnago e sarà difficile. Poi penseremo al resto”.

Zoma e Doumbia sono giocatori che potranno fare il salto di categoria?
Sono giocatori che hanno qualcosa in più, sono un po’ più pronti rispetto ad altri giovani e hanno dimostrato di avere una determinata cilindrata, ma devono continuare a lavorare perché la strada è lunga. I mezzi, però, li hanno per fare bene”.

Avete fatto una tabella per segnare a quanti punti si raggiunge la salvezza?
L’anno scorso il Mantova è andato ai playout a 45 punti. Dobbiamo fare più punti possibili per arrivare alla quota salvezza il prima possibile. Diciamo che la quota può essere messa a 45”.

LA SCHEDALuca Milesi (classe 1993) nasce come calciatore nelle giovanili dell’Atalanta. Dal 2011 al 2013 gioca nell’Atalanta U19, poi passa al Benevento per tornare all’Atalanta nel 2014. Quindi viene ceduto alla Pro Vercelli. Torna all’Atalanta nel 2015 e viene ceduto all’Arezzo. Nel 2017 torna all’Atalanta e viene ceduto al Modena e quindi al Vicenza. Nel 2018 passa alla Pro Vercelli e nel 2020 al Piacenza.
Nel 2021 va a Modena, poi Carrarese e Robur Siena da dove l’AlbinoLeffe lo prende nel mercato di gennaio 2022.