Determinata la classifica finale del campionato di football americano, in particolar modo con la definizione del quarto posto, che è andato ai Sampla Belting Rhinos Milano, protagonisti di un’impressionante prova sul campo degli Elephants Catania, già primi. Ricordiamo che nei due casi (Panthers e Warriors e Rhinos e Giants) di arrivo a pari punti a decidere è stato il confronto diretto. Ai playoff accedono dunque, in questo ordine:
Elephants Catania
Panthers Parma
Warriors Bologna
Sampla Belting Rhinos Milano
Giants Bolzano
Energy Building Dolphins Ancona
Il primo turno di playoff si svolgerà sabato 9 giugno, alle ore ore 21, tra Warriors Bologna e Energy Building Dolphins Ancona. Nel weekend, in giorno e orario da stabilire, di fronte Sampla Belting Rhinos Milano e Giants Bolzano. La vincente di Warriors-Dolphins sarà di scena a Parma, la vincente di Rhinos-Giants giocherà invece a Catania nelle semifinali previste per il weekend del 23/24 giugno. Il Super Bowl XXXII si giocherà a Varese il 7 luglio prossimo con kickoff alle 18.30.
Di seguito il resoconto dell’ultimo turno.
ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA-SEAMEN MILANO 33-21
Partita che doveva servire unicamente per l’onore, a posizioni di playoff (per i Dolphins) e di esclusione dalla postseason (per i Seamen) già acquisite, e si è però rivelata molto divertente, anche per la rotazione di giocatori, tra cui alcuni molto giovani, ed è alla fine servita ai padroni di casa per interrompere a 3 la serie di sconfitte. Seamen con Lorenzo Nardin quarterback titolare, anche se poi sostituito definitivamente da Luca Pastori nel secondo tempo, stante l’assenza di Jordan La Secla, e quella di Anthony Di Michele. Debutto in campionato di Alexis Magallanes, che ha lasciato ottima impressione per una serie di corse davvero efficaci e potenti, come quella di 28 yard che nell’ultimo quarto, sul 20-14 Dolphins, che per poco non chiudeva il down addirittura su un terzo tentativo e 32 dalle 10 ospiti. I Dolphins sono passati in vantaggio con il 50esimo td pass stagionale di Rocky Pentello, 43 yard su Doug Rosnick (che in questa partita supera le 100 ricezioni e le 1500 yard stagionali), dopo avere recuperato palla sul fumble di Nardin. Dello stesso Nardin però il qb sneak di 2 yard per l’8-7 Seamen, ma già prima della fine del 1° quarto John Pagliaro, da 2 yard, allungava sul 14-8. Dopo tre scambi di possesso, tra fumble persi, intercetti (Alessandro Zanini in end zone su lancio di Pentello) e perdita del pallone per mancata chiusura del down, Ancona passa al 20-8 poco prima dell’intervallo con una ricezione di 22 yard del rientrantre Fulvio Renzi. I Seamen aprono la ripresa con un onside kick che recuperano con Flavio Piccinni, segnando poi da 10 yard con Magallanes su un 4° tentativo e 5 (20-14), e i Dolphins non concretizzano una splendida ricezione di Rosnick tra due avversari, 45 yard su un 3° e 38, perché ancora Zanini devia un lancio in end zone. Nemmeno i Marinai però ne approfittano, perdendo un fumble sulle 10 avversarie, e nell’ultimo quarto i Dolphins riallungano sul 26-14 con Rosnick (ricezione di 33 yard) e sul 33-14 ancora con lo statunitense, questa volta da 1 yard. I Seamen fissano il risultato finale con la corsa di 35 yard di Fabio Di Rosa nel finale, ma non riescono ad avvicinarsi ulteriormente.
GIANTS BOLZANO-DAEMONS CERNUSCO 14-48
Ancora una bella partita, nonostante la validità dell’impegno (per la classifica) solo per i Giants, che speravano ancora nel quarto posto, speranza poi resa vana dalla vittoria dei Rhinos a Catania. E finale di stagione che ha confermato la validità degli sforzi dei Deamons nel gestire la loro prima annata in IFL. Partita decisa solo nel finale, tra l’altro, nonostante il costante vantaggio dei padroni di casa, andati progressivamente sul 14-0, 21-6, 28-12, 34-18, 41-24, insomma quasi sempre due touchdown di distacco, ogni volta che gli ospiti accorciavano le distanze. In pratica, dopo il doppio td iniziale dei Giants le due squadre si sono alternate nelle segnature, con un po’ di suspence nel finale, caratteristica abbastanza comune ai Daemons di questa stagione: segnato il -9 (41-32) con una corsa di 4 yard di Major Culbert a inizio ultimo quarto, i lombardi hanno impedito la chiusura del down ai Giants e ripartendo dalle proprie 41 sono arrivati fino alle 9 avversarie, dove però Henry Harris ha causato il fumble di Culbert ricoperto da Nicola Albertini, e due azioni dopo lo stesso Harris segnava con una corsa di 88 yard il suo quinto touchdown della serata, dopo il ritorno di punt di 70 yard del 14-0, la corsa di 4 yard del 21-6, quella di 11 yard del 34-18 e quella da 54 yard del 41-24. In totale, Harris ha corso 19 per 241 yard (12.7 a portata!), contribuendo al raccolto di 478 yard degli altoatesini, in touchdown due volte anche con Tommy Connors (ricezione di 26 yard per il 6-0 e ritorno di intercetto di 48 yard per il 28-12). I Daemons hanno risposto con Stefano Di Tunisi (ricezione di 34 yard da Andrea Bisiani), Culbert (quel td del 41-32 e una ricezione di 35 yard su lancio di Bisiani completato su Di Tunisi e poi dato in pitch, azione classica dei lombardi in questa stagione) e Jeff Souder, che ha corso per 1 yard in td e ricevuto per 35 yard da Jeff Franklin (uno dei 4 giocatori ospiti a effettuare un lancio, dato che oltre a Bisiani, 13/23 per 199 yard, sono andati a statistica Souder, con 1/1 per 7 yard, e l’altro qb Marco Brusamolino, 0/2 con un intercetto nell’ultimo drive lombardo della stagione).
WARRIORS BOLOGNA-MISTERSEX LAZIO MARINES 42-36
Bella partita, a Bologna, tra una squadra che al momento di scendere in campo era ancora in corsa per un eventuale secondo posto e un’altra che aveva ormai poco da chiedere, ma evidentemente ancora molto da dare. Nel secondo anniversario della scomparsa di un mito della storia guerriera, Paolo Fantazzini, così è stato, se si pensa che il massimo vantaggio di una delle due squadre è stato di 12 punti, sul 34-22, ma è durato il tempo di un drive. Per il resto alternanza continua, con parità iniziale (6-6) e spunti a intermittenza. I Warriors di fatto hanno utilizzato solo due americani, Eric Watt e Jordan Scott, con Walter Peoples tenuto calmo dai postumi di un infortunio alla spalla, e spazio agli italiani nei td: Marco Piva con la ricezione da 20 yard per il 6-6, Marco Mazzoni con quella da 13 yard per il 12-6, Mattia Parlangeli con ricezioni da 53 yard per lo spettacolare 26-22 a fine secondo quarto e da 41 yard per il 42-28 e Mario Panzani con il td da 5 yard del 34-22. Unico touchdown su corsa, quello di Scott da 35 yard per il momentaneo 20-14. Nei Marines ha giocato quarterback Vincent Pervis, normalmente impiegato come running back, e si tratta del SESTO giocatore a ricoprire il ruolo in questa stagione, il che spiega in parte l’annata negativa dei laziali. Nell’ordine, Blake Barnes (tagliato), Ryan Downard (infortunato alla prima partita), Stan Bedwell (non ripresosi dal guaio alla costola) i titolari impiegati appositamente nel ruolo, poi Kellen Pruitt, il giovanissimo Aaron Contesini e Pervis come sostituti temporanei, e degli ultimi tre solo Contesini (destinato a partire titolare sabato, ma infortunatosi poi nel riscaldamento) è qb di ruolo. Pervis ha lanciato poco e con tecnica non perfetta, ma con efficacia: il suo primo lancio, alla prima azione offensiva dei Marines, è stato ricevuto da Pruitt che superato l’uno-contro-uno con il cornerback bolognese si è involato in end zone per 72 yard totali e il 6-0 ospite. Pervis ha poi segnato due td personali, quello del 14-12 Marines con una corsa di 41 yard trasformata da una ricezione di Emanuele Giannetta e una strepitosa corsa di 90 yard per il 20-22, e lanciato altri due td a Pruitt, per 23 yard (34-28) e 15 yard (42-36). Dopo l’ultima segnatura i Marines hanno tentato l’onside kick ma senza successo, e la gara si è chiusa con l’inginocchiamento dei Warriors per fare, appunto, terminare il tempo.
ELEPHANTS CATANIA-SAMPLA BELTING RHINOS MILANO 14-41
Già sicuri del primo posto, e della semifinale in casa, gli Elephants avevano il dovere morale di onorare l’ultima di regular season, anche perché di fronte avevano una grande avversaria, che invece alla vittoria doveva puntare per mantenere il quarto posto e il diritto di giocare in casa il wild card game del prossimo weekend. È così che nascono le belle partite, come questa, nonostante il caldo. Apertura dei Rhinos che però vanno al punt, e sul loro primo drive i padroni di casa segnano con il lancio di 45 yard di Eric Marty per Jordan Lake e il 7-0. Dopo uno scambio di possessi (ancora punt Rhinos e mancata chiusura del down al 4° tentativo degli Elephants) i milanesi, sfruttando il primo down sulle 29 avversarie proprio sull’incompleto al 4° down, segnano con un lancio di 29 yard di Taylor Harris per Gabriele Arioli. Dopo il kickoff e un buon ritorno di Lake gli Elephants ancora non chiudono il down a un 4° tentativo sulle 14 Rhinos, lasciando ai milanesi l’opportunità di un drive che a inizio secondo quarto frutta il 14-7 con il lancio di Harris per Lane Olson. Due cambi di possesso, poi un intercetto della difesa milanese crea le basi per il secondo td pass di Harris per Olson (e terzo td pass della giornata) e il 21-7 Rhinos dell’intervallo. Nel terzo quarto, dopo un possesso a testa, senza frutto, altro intercetto subito dagli Elephants che fa chiudere il terzo quarto senza punti, e a inizio ultimo quarto ancora Arioli riceve per 25 yard e aumenta al 28-7 il vantaggio ospite, subito accorciato al 28-14 con un td pass raccolto da Greg Barbagallo da 6 yard, ma il riavvicinamento è momentaneo, e Jamal Schulters su corsa ristabilisce il distacco sul 34-14 per i Rhinos, che aumentano con il ritorno di intercetto di Marco Aletti su lancio di Marty per il 41-14 finale.
PANTHERS PARMA-HOGS REGGIO EMILIA 75-28
C’era, per i Panthers, da mantenere il secondo posto, considerando la vittoria dei Warriors della sera precedente, c’era da mantenere l’imbattibilità casalinga contro gli Hogs, i rivali geograficamente più vicini. Ma c’era soprattutto, per tutte e due le squadre, da onorare la memoria dei morti nel terremoto che ha colpito direttamente anche molte famiglie di giocatori reggiani e da appoggiare, con iniziative ad hoc, la ripresa di chi nel sisma ha perso la casa e si trova in difficoltà. Una partita dunque in un clima molto particolare, e presto dominata dai Panthers, che segnano subito con una corsa di 7 yard di Jaycen Taylor Spears e dopo un punt reggiano fanno il bis con un lancio di 40 yard di Kevin Grayson per Tommaso Finadri. Gli Hogs replicano con un lungo drive chiuso da una corsa in td di Devon Langhorst per 8 yard (14-7), ma subito dopo la partita si decide nel giro di pochi minuti, con questa successione: td Panthers (21-7) con lancio di Tommaso Monardi per Finadri (14 yard), kickoff ricoperto dai Panthers, e alla seconda azione ancora Monardi per 30 yard per Grayson (28-7); kickoff, ritorno di Luca Callegati che però commette un fumble ricoperto e riportato in touchdown da Francesco Vasini (35-7, e siamo ancora al primo quarto). Il secondo quarto si apre con un intercetto di Taylor Spears sulle 14 yard degli Hogs, e alla prima azione ancora Monardi passa in end zone per Tyrell Sales per 14 yard e il 42-7. Nel secondo quarto segnano ancora Andrea Vergazzoli con un field goal di 30 yard, Alessandro Malpeli Avalli con una corsa di 8 e ancora Sales per 30 yard da Monardi. 59-7 all’intervallo e partita ovviamente decisa, anche se negli ultimi due quarti segnano ancora per i Panthers Vergazzoli con un altro field goal da 30 yard, Malpeli Avalli con una corsa di 3 e Mario Cristiano (corsa di 1 yard), mentre Reggio entra in end zone con Max Trenti (corsa di 17 yard) e due volte Langhorst (ricezioni di 10 e 5 yard dalle mani di Nicolò Scaglia) per il 75-28 finale.
LIONS BERGAMO-ELMO DOVES BOLOGNA 56-20
Chiudono in scioltezza i Lions, tornando alla vittoria dopo due mesi esatti, o meglio due mesi e due giorni, 1 aprile-3 giugno, di fronte ai Doves, che terminano senza vittorie. Doves che alla vigilia avevano visto aggiungersi agli infortunati cronici anche il ricevitore Gabriele Ghirotti e il centro Costantino Fiorini. Lions subito travolgenti, come dimostra il risultato del primo tempo, 35-6. Nel terzo quarto segnano Andrea Ghislandi su corsa di 3 yard e Marco Pesenti raccogliendo un lancio di 62 yard, con – nel mezzo – il touchdown di Matt Devlin, 45 yard su lancio di Bill Ashburn, per il momentaneo 42-12. Ancora Ghislandi segna da 12 yard il 56-12, con la trasformazione di Ezio Marone, e chiude le segnature il bolognese Giacomo Meleleo con una ricezione da 67 yard trasformata da Michael Dawodu.
RISULTATI DELLA TREDICESIMA GIORNATA E CLASSIFICA FINALE
Energy Bulding Dolphins Ancona-Seamen Milano 33-21; Giants Bolzano-Daemons Cernusco 49-32; Warriors Bologna-Mistersex Lazio Marines 42-36; Elephants Catania-Sampla Belting Rhinos Milano 14-41; Panthers Parma-Hogs Reggio Emilia 75-28; Lions Bergamo-Elmo Doves Bologna 56-20.
Elephants Catania, Panthers Parma e Warriors Bologna 9-2; Sampla Belting Rhinos Milano e Giants Bolzano 8-3; Energy Building Dolphins Ancona 7-4; Daemons Cernusco, Hogs Reggio Emilia e Seamen Milano 4-7; Lions Bergamo 3-8; MisterSex Lazio Marines 1-10; Doves Bologna 0-11.