Ratko Rudic, il maestro di pallanuoto, batte l’allievo con cui aveva condiviso il successo olimpico di vent’anni fa e che ritrova da avversario sulla panchina azzurra. Alessandro Campagna prova a mettere in difficoltà il tecnico che ha segnato un periodo importante alla guida del Settebello, conoscendone i segreti e supponendone le strategie. E invece nella finale più attesa, sfuma il sogno dell’Italia di conquistare la medaglia d’oro olimpica nel torneo maschile di pallanuoto. Il Settebello viene battuto dalla Croazia che si impone col punteggio di 8-6. Dopo essere stati in vantaggio 2-0 grazie a un’ottima partenza, gli azzurri soffrono il ritorno dei croati che, con questo successo, conquistano il loro primo, storico oro olimpico e chiudono imbattuti il torneo avendo vinto tutte le otto partite disputate ai Giochi olimpici londinesi. Nella fase di qualificazione l’Italia era stata già sconfitta 11-6 dai croati. Nell’albo d’oro la Croazia interrompe la serie dell’Ungheria che aveva vinto le ultime tre edizioni dei Giochi a Sydney, Atene e Pechino. Per l’Italia, che ha comunque lottato fino all’ultimo in vasca contro la squadra allenata da Ratko Rudic, è la settima medaglia olimpica nella pallanuoto nella storia dei Giochi. Ai tre ori conquistati a Londra 1948, Roma 1960 e Barcellona 1992, si aggiungono le medaglie d’argento di Montreal nel 1976 e Londra 2012 e i bronzi di Helsinki 1952 e Atlanta 1996. Il secondo posto di Londra esalta le doti dell’Italia campione del mondo. Simboli di questa avventura sicuramente il portiere Stefano Tempesti e Maurizio Felugo, freddo e puntuale realizzatore nelle fasi cruciali di ogni incontro.