La notte di San Siro s’illumina per l’Atalanta che condanna il Milan alla seconda sconfitta consecutiva casalinga e cancella in un sol colpo il residuo punto di penalizzazione, tornando in terreno positivo. Il successo della squadra bergamasca appare meritato alla luce di quanto visto in campo. Milan approssimativo e impacciato di fronte all’ottima organizzazione di gioco e alla copertura degli spazi da parte della formazione di Colantuono. L’impresa dell’Atalanta porta la firma di Cigarini, autore del gol partita nella ripresa, ma nel conto vanno messi anche un palo di Denis e una miracolosa parata di Abbiati nel finale. La squadra di Allegri, senza ritmo e poco incisiva, non va oltre le conclusioni dalla distanza e riesce mai a innescare Pazzini.
Nella difesa del Milan rientra Abate a destra, confermati la coppia centrale Bonera-Acerbi e Antonini a sinistra. Allegri schiera Emanuelsson a fianco di Ambrosini e De Jong, con Boateng trequartista alle spalle di Pazzini e El Shaarawy. Colantuono, privo di Peluso e Schelotto, sceglie Bellini e Brivio esterni difensivi e Lucchini e Manfredini al centro; Raimondi copra la fascia destra del centrocampo dove agiscono Biondini e Cigarini con Moralez che scala lasciando Bonaventura alle spalle di Denis e libero di pressare De Jong. I tifosi rossoneri speravano in un monologo del Milan, invece devono fare i conti con l’ottima disposizione tattica dell’Atalanta che nel primo tempo non si limita ad applicare in modo efficace copertura e interdizione, ma si propone con continuità in fase offensiva. La prima conclusione a rete arriva dopo 5’ ad opera di Boateng che non trova la porta. Il Milan predilige soprattutto la fascia sinistra ma non trova spazi nella retroguardia atalantina e la squadra di Colantuono prende coraggio fino a sfiorare il vantaggio al 20’ quando Denis colpisce il palo approfittando di un tocco sbagliato di Acerbi che gli sporca il tiro. Al 23’ grande movimento in area rossonera del Tanque che riceve da Moralez e si gira calciando di poco a lato. Il Frasquito ci prova al 25’ ma la sua conclusione è lontana dalla porta di Abbiati. La formazione rossonera si scuote e al 27’ si registra una doppia parata di Consigli, che prima si oppone a El Shaarawy e poi al rimpallo involontario di Bellini. Al 31’ Ambrosini ruba palla a Biondini e prova di sinistro da 20 metri costringendo Consigli alla respinta. Al 35’ tocca ad Abbiati usare i pugni per allontanare un tiro a giro di Moralez. Al 39’ vale come un gol segnato l’intervento di recupero di Lucchini su El Shaarawy lanciato verso la porta di Consigli. Un minuto dopo Boateng prova la girata in diagonale ma il tiro è fuori misura. L’arbitro Orsato, sicuro e determinato nelle decisioni, estrae il primo cartellino giallo al 42’, destinatario El Shaarawy che ferma fallosamente una ripartenza di Biondini. Al 44’ lo stesso attaccante rossonero prova a sorprendere Consigli, che gli blocca il tiro centrale.
Nella ripresa il Milan prova subito a portarsi in avanti, ma è l’Atalanta a scoccare il primo tiro a rete all’8’ con Brivio che costringe Abbiate alla respinta a mani aperte. Dopo 10’ Ambrosini acciaccato lascia il posto a Nocerino. All’11’ El Shaarawy si accentra e calcia centralmente, gran botta che Consigli ribatte. Poi Orsato ammonisce Bonera e Biondini. La squadra di Allegri fa fatica a entrare in area atalantina e concludere e si affida soprattutto a tentativi dalla distanza. Al quarto d’ora Abbiati deve riparare in angolo su inserimento e tiro angolato di Brivio. Un’azione che anticipa quella magistrale che al 19’ porta l’Atalanta in vantaggio, con Denis che difende il pallone spalle alla porta rossonera e serve Cigarini il cui sinistro rasoterra si infila nell’angolo basso alla sinistra di Abbiati, inutilmente proteso. Al 24’ su cross tagliato di Emanuelson nessuno dei rossoneri riesce a deviare verso la rete e l’azione sfuma. Allegri corre ai ripari e manda in campo Bojan al posto di El Shaarawy. Al 26’ un cross insidioso di Abate attraversa tutta l’area bergamasca senza che Pazzini e Bojan riescano a toccare il pallone. Al 27’ Colantuono è costretto a cambiare Brivio, infortunato, con Ferri. Un minuto dopo Pazzini riesce a colpire di testa con una torsione ma il pallone arriva innocuo tra le mani di Consigli. Poi un tiro di Emanuelson si trasforma in assist per Pazzini che non arriva sul pallone davanti alla porta dell’Atalanta. Al 32’ mossa a sorpresa di Colantuono che richiama Bonaventura e fa esordire l’ex varesino De Luca, detto “la zanzara”, uno dei talenti del calcio nostrano. Al 34’ Boateng mira all’incrocio dei pali ma manda alto. Poi Constant subentra a Emanuelson, mentre Cazzola prende il posto di Cigarini che rallenta l’uscita del campo e viene ammonito. L’Atalanta non cambia atteggiamento, continua ad esercitare un’ottima gestione del possesso palla e non concede spazi al Milan, nonostante il naturale allungamento degli schieramenti. Al 39’ miracolo di Abbiati che nega il raddoppio a Moralez smanacciando il pallone oltre la traversa. Poi Moralez e Raimondi vengono ammoniti per gioco ostruzionistico. Nel primo dei 6’ di recupero Consigli blocca un rasoterra di Bojan. Nelle ultime battute crampi per Boateng e una distorsione alla caviglia per Manfredini: entrambi i giocatori restano in campo per dare man forte alle rispettive squadre. Ma il risultato non cambia e arride all’Atalanta che riscatta la doppia sconfitta della passata stagione contro il Milan e alimenta il malumore nell’ambiente rossonero