Non è frequente che una società sportiva scelga di presentarsi nel cuore della città, tra la gente, insiemi alla sua rosa, prima di iniziare l’avventura sportiva stagionale. Il Volley Foppapedretti Bergamo lo ha fatto chiudendo in modo positivo il cerchio che si era aperto in primavera con gli effetti della crisi economica e di sponsor, tale a minacciarne la sopravvivenza stessa. La capacità di riunire intorno alla passione per la pallavolo gli appassionati dei colori rossoblù, e costruire un nuovo percorso nel solco della tradizione della squadra femminile più titolata d’Italia, si è tradotta in un modello di sana gestione sportiva che, senza rinunciare alle qualità tecniche indispensabili per restare ad alti livelli, diventa un esempio per altri club, anche di altre discipline sportive. Non deve sorprendere, dunque, che le pallavoliste si siano immerse tra la folla e raccolto l’abbraccio e l’entusiasmo delle famiglie nel cuore della passeggiata di Bergamo bassa.
Il Presidente del Volley Foppapedretti Bergamo, Luciano Bonetti ha voluto scrivere una lettera aperta alla città, ai tifosi, a tutti gli appassionati dei colori rossoblù per raccontare quello che è stato, quello che è e quello che sarà il Volley Bergamo.
“Nella storia del Volley Bergamo, ogni punto di arrivo ha segnato una nuova partenza. Ogni trionfo ha aperto le porte a una nuova caccia alla vittoria. E’ stato fatto mettendosi continuamente in gioco per sconfiggere l’avversario con la schiacciata decisiva. Questa volta, dall’altra parte della rete ci si è trovati un muro che sembrava insormontabile, un avversario difficile da piegare, ma anche di fronte ad una delle peggiori crisi economiche che la Società ricordasse, il gruppo rossoblù non ha mollato.
Il Volley Bergamo non è mai stato e mai sarà una locomotiva senza controllo, ma una Società che ha maturato idee e utopie che a loro volta hanno mietuto successi. Per questo motivo i vertici rossoblù hanno scelto di essere prudenti, di lavorare sul campo per assicurare un futuro solido alla stagione che va ad aprirsi. Niente follie ma la ferrea volontà di difendere la storia luminosa degli ultimi vent’anni. Proseguendo con la politica e i progetti sui giovani degli ultimi tre anni.
Pensiamo che il trofeo più grande che un’atleta, un tecnico o un dirigente del Volley Bergamo possono pensare di conquistare è questa maglia, l’onore di indossarla e di provare a fare grandi cose con lei e per lei. E per il meraviglioso pubblico che se ne innamora di stagione in stagione. Giocare a Bergamo e per Bergamo significa infatti sentire la responsabilità di dover dare sempre il cento per cento, in ogni match, in ogni sfida, in ogni allenamento. Per contagiare i tifosi e l’ambiente e per dimostrare in partita la propria forza.
Cerchiamo perciò di costruire un’eredità da lasciare a Bergamo, al suo territorio, ai suoi giovani, ma, e in questo senso ci piace essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questi anni, anche di dare all’Italia e all’Europa l’immagine di una Società che ha sempre lavorato duramente per conquistare trionfi e per salvaguardare i propri campioni. Per metterli sempre in condizione di dare il meglio e per metterli a disposizione delle giovani che crescono nel nostro vivaio coltivando il sogno di arrivare in serie A. La scorsa stagione abbiamo visto Gallizioli, Melandri e Bonacina indossare la maglia della prima squadra. Abbiamo promosso Gabbiadini dal Settore Giovanile, abbiamo iniziato l’importante processo di crescita di Diouf. E ora ritroviamo nel gruppo Marina Zambelli, cresciuta “da noi” e tornata “con noi”.
Il Volley Bergamo è questo: onorare i valori che ci portano a far crescere le stelle del futuro sotto la bandiera rossoblù. Abbiamo scelto negli anni di guardare sempre in casa, ai nostri giovani, privilegiandoli in ogni modo. Oltre a loro, abbiamo imparato a seguire anche i giovani che crescono lontano da noi e che sanno far grande il pianeta volley: questa è la nostra scelta, la nostra linea verde. Certo ci sono dei rischi, ma siamo sempre stati pronti a correrli e non ci tireremo indietro ora. Ci buttiamo in una nuova avventura con lo stesso entusiasmo di sempre e l’immancabile voglia di fare bene”.