Prandelli sorride con ItalRoma

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Vittoria azzurra a tinte giallorosse a Yerevan nel cammino per la qualificazione a Brasile 2016. L’Italia di Prandelli riesce a domare l’entusiasmo e lo slancio dell’Armenia non senza rischiare. Decisivi i colpi di testa di De Rossi e Osvaldo, che spezzano l’equilibrio con cui si chiude il primo tempo contrassegnato dall’iniziale vantaggio siglato su rigore da Pirlo e dal pareggio armeno viziato da uno scontro a centrocampo che tramortisce Maggio ma non induce l’arbitro a fermare il gioco. La cronaca della prova sostenuta dalla squadra di Prandelli, in uno stadio ammantato di sano spirito nazionalista, riflette le cose buone e quelle meno convincenti dell’ultimo periodo. L’Italia scende in campo con Buffon (decisivo per la conquista dei tre punti), difesa a quattro con Maggio e il rientrante Criscito sugli esterni, Barzagli e Bonucci centrali. A centrocampo, ai lati di Andrea Pirlo, agiscono De Rossi, a caccia di riscatto dopo l’esclusione da parte di Zeman nella Roma, e Marchisio; Montolivo fa il trequartista alle spalle di Osvalvo e GIovinco, schierato al posto dell’influenzato Balotelli. La verve azzurra dura solo 15’, pochi per piegare l’Armenia. Al 5’ Pirlo tenta di trasformare un calcio di punizione dal limite, il pallone è indirizzato esattamente all’incrocio dei pali ma il portiere armeno Berezovski vola in modo felino smanacciando il pallone in angolo. Un’autentica prodezza che rinvia solo di poco il gol azzurro. Al 10’ su azione di Montolivo in area, il pallone finisce sul braccio del capitano armeno Mkoyan. L’arbitro concede il penalty che Pirlo realizza. La spinta dell’Italia si interrompe al quarto d’ora quando tocca a Buffon deviare oltre la traversa una conclusione insidiosa dell’esterno destro di centrocampo Ozbiliz. L’Armenia non si arrende e al 27’ perviene al pareggio con Mkhitaryan che approfitta di uno scontro fortuito che mette ko Maggio per involarsi verso l’area, dopo aver saltato Barzagli. Il suo rasoterra in diagonale diventa imprendibile per Buffon. Nella ripresa l’Italia costruisce un’occasione con Giovinco che al 6’ si destreggia in area e calcia forte mandando il pallone oltre la traversa. Al 10’ ancora il capitano armeno Mkoyan intercetta il pallone con il braccio ma l’arbitro non interviene. Un minuto dopo, invece, l’Armenia sfiora il vantaggio che Buffon nega compiendo un autentico miracolo. Un intervento decisivo per le sorti dell’incontro, seguito al 13’ da una parata in due tempi su tiro ravvicinato di Ozbiliz. Al quarto d’ora Prandelli richiama Giovinco, toccato duro, inserendo El Shaarawy, protagonista di un’ottima prestazione. Un inserimento e un tiro a fil di palo di Criscito al 16’ è il preludio al secondo vantaggio azzurro. Su cross di Pirlo, al 19’, De Rossi svetta di testa e segna facendo battere il pallone sotto la traversa. Al 21’ El Shaarawy, complice una deviazione, sfiora il primo gol azzurro. A negarglielo è il portiere armeno che riesce a deviare oltre la traversa. Alla mezz’ora Armenia ancora vicina al pareggio, a conferma che all’Italia non è concesso abbassare la guardia. Al 32’ entra Giaccherini che sfiora il terzo gol. Sfortunato El Shaarawy che al 35’ tira a botta sicura e trova l’opposizione di un difensore sulla linea di porta. Un minuto dopo Osvaldo segna uno splendido gol infilando il pallone nell’angolo sinistro della rete dove il portiere armeno non può arrivare. Nel finale spazio anche a Candreva che rileva Montolivo, più che positivo alle spalle della coppia d’attacco. Il risultato di 3-1 consente all’Italia di restare al comando del girone B con 7 punti. Al secondo posto Bulgaria (1-1 con la Danimarca) con 5 punti, a quota 4 la Repubblica Ceca, vittoriosa 3-1 su Malta.

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