La MotoGP continua ad essere una faccenda tutta spagnola. Dani Pedrosa vince il Gp del Giappone davanti a Jorge Lorenzo (Yamaha), che resta sempre in testa alla classifica del mondiale piloti e al quale rosicchia 5 punti. Sul gradino più basso del podio finisce Alvaro Bautista su Honda, quarto Andrea Dovizioso sulla Yamaha privata, mentre Casey Stoner, al rientro dopo l’infortunio patito a Indianapolis che lo ha tenuto per molto tempo lontano dalle gare, chiude quinto. Solo settimo Valentino Rossi, preceduto da Bradl, nella passata stagione campione in Moto2, con un distacco di 26 secondi. Lorenzo fa il ragioniere e amministra il suo capitale di punti (310) contro i 282 di Pedrosa. Dovizioso lotta con Stoner per il podio mondiale, distanziato ancora di cinque punti. La delusione più forte è proprio dell’australiano che mirava al podio. Rossi è consapevole dei limiti della Ducati, pure di fronte a sensibili miglioramenti. Lorenzo si sente tranquillo benché non riesca a tenere il passo di Pedrosa, conscio di poter amministrare i 28 punti e accontentarsi di stare incollato alla ruota del diretto avversario. Forse gli appassionati avrebbero preferito una MotoGP più aperta e meno calcolata. I protagonisti mostrano di non voler correre rischi e le corse sono praticamente segnate dopo pochi giri.