Dopo una stagione infinita e piena di sorprese, è il momento di festeggiare per l’Atalanta che è stata accolta a Palazzo Frizzoni con tutti gli onori del caso.
La squadra nerazzurra è stata ricevuta dal sindaco Giorgio Gori e dall’intero Consiglio Comunale per una seduta straordinaria dedicata alla consegna della medaglia d’oro “Città di Bergamo”, massima onorificenza cittadina assegnata per la conquista dell’Europa League.
In attesa della sfilata per le vie della città prevista nella serata di venerdì 31 maggio, i giocatori nerazzurri hanno partecipato all’evento insieme al mister Gian Piero Gasperini, al presidente Antonio Percassi e all’amministratore delegato Luca Percassi ricevendo i complimenti di un intero territorio che ha tifato per loro.
“Con questi ragazzi siamo stati in questi mesi a pensare a prepararci e migliorarci. Non immaginavamo neanche noi quali potessero essere i nostri programmi, ce li siamo costruiti strada facendo e a un certo punto abbiamo iniziato a credere che potevamo andare sempre più in alto, L’obiettivo è arrivato all’improvviso negli ultimi mesi. Alla fine ci siamo resi conto che dietro di noi c’era una felicità enorme, ed è stato quello che ci ha dato più piacere, aver regalato una soddisfazione incredibile alla gente. Per noi questo è stato il più grande successo, vedere la gente che ti abbraccia, che ha vissuto delle settimane pensando più alla squadra che al proprio lavoro, di come venire a Roma o a Dublino. Tutti i sacrifici fatti per venire allo stadio per seguire la squadra – ha spiegato il tecnico di Grugliasco -. Venendo qui oggi abbiamo avuto il compenso, abbiamo capito cosa è la storia di questa città, cosa c’è dietro questa squadra. È straordinario capire l’attaccamento e la fede e cosa rappresenta l’Atalanta in questo territorio L’Atalanta è qualcosa di più, abbiamo ricevuto un grande dono, una grande forza che ci aiuterà in futuro, abbiamo capito cosa c’è dietro di noi. Usciremo da questo ancora più forti proprio per rappresentare questa città”.
Un riconoscimento che unisce un territorio intero, ma che soprattutto rappresenta la resilienza di una città che nel 2020 ha dovuto affrontare la tragedia del Coronavirus, ma che ha saputo rialzarsi e prendersi una rivincita inaspettata, per lo meno prima del ciclo targato Gasperini iniziato otto anni fa con il ritorno in Europa dopo quasi trent’anni.
“Chi ama il calcio è sempre alla ricerca di una favola. Il successo di una squadra di provincia grazie al talento e al lavoro e alla passione, ci restituisce l’anima del gioco del calcio, e di credere ancora nella forza di un gruppo di persone accomunate dalla grande determinazione. Ci ricorda il Leicester o per rimanere all’Italia, al Verona o alla Sampdoria. Allora non c’erano i grandi fondi internazionali. Pertanto la storia dell’Atalanta, per il contesto che si è compiuta, è unica e senza precedenti. È entrata nel cuore di tanti. Non solo di noi bergamaschi e italiani. È la bellezza del calcio riportato ai suoi fondamentali che trasmette entusiasmo anche a chi pochi si interessano di pallone -ha sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. L’Atalanta è Bergamo vestita di neroblu salita sul tetto d’Europa, esempio di come il lavoro e la passione possono fare l’impossibile. Un grado di identificazione mai vista in altre città. Gasperini è un allenatore che ha fatto la differenza. Da li’ 8 anni fa ha ingranato un altra marcia. I cammini dell’Atalanta e della città si sono intrecciati, a partire dallo stadio. L’Atalanta ha aiutato la città a cambiare, metafora di una città di provincia che a un certo giorno, senza smettere di avere i piedi per terra ha saputo pensarsi europea. Ha dato energia alla città per risollevarsi nei momenti difficili dicendo che risollevarsi è un dovere. Non era mai stata insignita l’Atalanta della massima onorificenza civica. La premiamo per ciò che ha rappresentato per la nostra città e il nostro territorio, ha dato lustro alla città. Ci avete fatto sentire fieri di essere bergamaschi”.
La soddisfazione ha travolto anche il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi che ha visto ripagato tutto il proprio impegno dopo aver riportato la Dea nella massima serie ed esser diventata una delle principali protagoniste con tre finali di Coppa Italia negli ultimi otto anni, un quarto di finale di Champions League perso contro il Paris Saint Germain, ma soprattutto un trionfo europeo che i tifosi atalantini attendevano con ansia da quella semifinale di Coppa delle Coppe persa con il Malines nel 1988.
“La forza dell’Atalanta parte da Zingonia dove abbiamo fatto investimenti importanti con un personale fantastico che lavora per dare il meglio ai giocatori, è anche grazie a loro che abbiamo raggiunto questo risultato. C’è gente che piange di felicità ce che mi dice che è anche cambiato loro rapporto in famiglia. Nel mondo parlano dell’Atalanta. Abbiamo ricevuto commenti pazzeschi. È la città che viene a conoscenza di quello che è il mondo. I bergamaschi sono troppo forti, siamo troppo forti. Ragazzi prepariamoci. Domenica non arriva una squadra non proprio simpatica, dobbiamo finire bene un’altra scaletta da fare e conseguentemente voi guadagnate di più – ha sottolineato il patron nerazzurro a cui hanno fatto eco le parole dell’amministratore delegato Luca Percassi riferendosi ai giocatori -. Ricordo cosa è successo per portarvi all’Atalanta, ognuno di voi ha una storia diversa. Quello che avete fatto per Bergamo vi renderà eroi per sempre. Avete fatto delle scelte per venire qui, rinunciando ad altre opportunità avete creduto alla nostra società. Un enorme grazie a voi, alle vostre mogli, figli e fidanzate che sono di fondamentale supporto per i sacrifici che si fanno”.