I Mondiali di fondo in Val di Fiemme si chiudono senza medaglie per l’Italia. Un bilancio più che magro, per non dire deludenti. Si sperava in qualche podio, che sarebbe stato alla portata degli atleti azzurri se non fosse mancato lo scatto nei momenti cruciali. Basti pensare alla sfortunata prova nella staffetta maschile, con il quartetto composto da Dietmar Noeckler, Giorgio Di Centa, Roland Clara e David Hofer finito ai piedi del podio. I quattro azzurri sono rimasti nelle posizioni di testa dal primo all’ultimo cambio, anche nella temuta frazione in classico dove invece Noeckler e Di Centa hanno tenuto il ritmo dei migliori senza alcun momento di flessione. L’opera è stata proseguita da Clara e Hofer, i quali hanno conteso fino ai metri conclusivi le medaglie a Norvegia, Svezia e Russia, rispettivamente oro, argento e bronzo nell’ordine d’arrivo, con Petter Northug che ha largamente vinto come da pronostico la volata davanti a Calle Halfvarsson, mentre pochi metri dietro Sergey Ustyugov ha preceduto di appena due decimi Hofer per l’ultimo gradino del podio. Questo quarto posto rappresenta il miglior piazzamento dei nostri portacolori nella rassegna iridata. Azzurri mai sul podio, ma in tre gare sono finiti nelle prime cinque posizioni.
La norvegese Marit Bjoergen ha chiuso il programma femminile dei Mondiali di sci di fondo della Val di Fiemme vincendo la 30 km di tecnica classica e riuscendo eguagliare il suo bottino personale di medaglie in una singola edizione. Come due anni fa a Oslo, la 33enne norvegese torna a casa con quattro medaglie d’oro e un argento. Con diciannove medaglie complessive, Marit Bjoergen è la più medagliata di sempre nella storia dei Mondiali di sci di fondo.