Il Milan esce dal Camp Nou con quattro reti sul groppone e la convinzione di aver rivisto i marziani. L’uscita di scena dalla Champions League, dopo l’illusione dei due gol segnati a San Siro, porta la firma dell’irresistibile Leo Messi, autore di una doppietta nei primi 45 minuti a conferma di un dominio tecnico, tattico e territoriale. Scelte obbligate, quelle di Massimiliano Allegri. Senza Pazzini, infortunato, e Balotelli, non schierabile, non resta che il 4-3-3 con Boateng finto centravanti e Nyang e El Shaarawy sulle ali per dettare le ripartenze che non si verificano. Rossoneri fin dalle prima battute arroccati nella propria metà campo e incapaci di costruire un’azione degna di questo nome una volta recuperato il pallone. Bastano cinque minuti al Pallone d’Oro per fulminare Abbiati con un movimento rapido e tiro secco di sinistro all’incrocio dei pali scagliato dalla linea dei 16 metri. Un colpo fenomenale che lascia impotente il portiere del Milan, bravo poi a tenere in partita la sua squadra deviando contro la traversa un tiro formidabile di Iniesta. Per mezz’ora l’undici di Allegri si comporta come un pugile alle corde, convinto di doversi solo difendere. Atteggiamento palesemente sbagliato, non essendo questa l’interpretazione giusta per affrontare la squadra più forte del mondo. La paura si impadronisce dei rossoneri fin dall’ingresso sul terreno di gioco. Accade così che ogni pallone conquistato in fase di interdizione viene immediatamente ripreso dai blaugrana. Al 38’ ci sarebbe l’occasione per sconvolgere gli equilibri in campo, con Nyang che parte in contropiede presentandosi tutto solo davanti a Valde, ma il suo rasoterra si stampa contro il palo. Subito dopo Iniesta allarga per Messi che si accentra e batte per la seconda volta Abbiati facendo passare il pallone sotto le gambe di un difensore. Alla fine del primo tempo è parità perfetta. A far pendere la bilancia dalla parte del Barcellona ci pensa David Villa, che sfrutta un liscio di Constant e con un tiro a giro mette alle spalle di Abbiati, ancora una volta rimasto immobile. Sul 3-0 per il Barcellona la qualificazione rimane in bilico fino al 91’. Robinho, entrato nella ripresa, viene contrato davanti alla porta di Valdes. Un gol premierebbe il Milan, che si getta in avanti negli ultimi dieci minuti, ma nelle battute decisive pasticcia come un gruppo di principianti. E un calcio di punizione sulla trequarti battuta male si trasforma nel più classifico dei contropiede concluso in gol da Jordi Alba. E’ il 4-0 che trasforma la serata in notte fonda per il Milan. Barcellona meritatamente ai quarti, mentre ai rossoneri non resta che concentrarsi sul campionato per tentare di centrare la qualificazione alla prossima Champions League.