Contava vincere e così è stato. L’Italia conquista La Valletta grazie a Mario Balotelli, autore di una doppietta confezionata a inizio e fine primo tempo, con l’intermezzo di un calcio di rigore a favore dei maltesi provocato e neutralizzato da Gigi Buffon all’attivissimo attaccante Mifsud, che in un’azione successiva manda il pallone a stamparsi sulla traversa sfiorando il momentaneo pareggio. Le emozioni, i gol fatti e quelli evitati, sono tutti concentrati nei primi 45 minuti. Cesare Prandelli intasca il bottino dei tre punti per permettono gli azzurri di allungare sulla Bulgaria, fermata sul pareggio in Danimarca e ora a -3 con una gara in più disputata e l’obbligo di giocare in Italia nel mese di settembre. Insomma, il cammino verso la qualificazione a Brasile 2014 è in discesa, ma il passaggio decisivo sarà la trasferta in Repubblica Ceca del 7 giugno che anticipa l’avventura in Confederation Cup a Rio de Janeiro. Alla brillante prestazione sostenuta dagli azzurri nell’amichevole di lusso contro i carioca, con rimonta entusiasmante e successo sfiorato, segue una prova meno convincente, con ritmo decisamente lento e tendenza a verticalizzare troppo senza la necessaria precisione. E’ una nazionale a metà tra Juventus e Milan quella schierata a Malta. Davanti a Buffon, autore di due parate da portierone qual è, ci sono Bonucci e Barzagli chiamati a fare i conti con la zanzara Mifsud, uno deciso a mettersi in luce e farsi apprezzare oltre isola. Esterni difensivi ci sono i rossoneri Abate e De Sciglio, quest’ultimo in continua crescita, sempre più sicuro e sulle orme di Paolo Maldini. Il trio di centrocampo è quello solito, con Pirlo centrale, ai lati Marchisio e Montolivo che risulta il più continuo e risoluto. Giaccherini fa il trequartista, ha buona volontà, fiora perfino il gol ma non sembra il ruolo a lui più adatto. El Shaawary e Balotelli sono la coppia del momento e, si spera, del futuro. Merito del Faraone procurarsi dopo 8’ il calcio di rigore (sgambettato di netto in area maltese) che Balotelli trasforma con la solita naturalezza. El Shaarawy potrebbe ingioiellarsi quando, servito di tacco da SuperMario, prova il tiro a giro che non centra la porta. Dopo i numeri di Mifsud, che al 17’ si fa ipnotizzare da Buffon dagli undici metri e poi al 20’ spara il pallone contro la traversa da trenta metri, bisogna attendere il 45’ per la seconda perla di Balotelli, che segue l’affondo di De Sciglio sulla sinistra e trasforma l’intelligente retropassaggio del milanista in un gol d’autore indirizzando il pallone con il piatto destro sul palo lontano dove il portiere maltese non può arrivare. I giochi di chiudono qui. Per SuperMario sono 10 gol in 9 presenza azzurre. Il 4-3-1-2 si trasforma in una sorta di 4-3-3 quando al quarto d’ora della ripresa Candreva subentra a Giaccherini. L’ingresso di Cerci alla mezz’ora al posto di El Shaarawy non incide quanto con il Brasile e l’apparizione di Gilardino negli ultimi minuti serve solo a trasformare la standing ovation per Balotelli in un coro di vergognosi e immeritati fischi che si mischiano ai puntuali buuu razzisti. Ne vogliamo parlare?