Sfuma sul filo di lana l’operazione sorpasso sul filo di lana della Fiorentina ai danni del Milan per l’accesso ai preliminari della Champions League. Cinquina dei viola, con doppietta di Ljalic, che consacra la sua stagione andando in doppia cifra, e sigillo di Jovetic, per il successo un riva all’Adriatico che diventa ininfluente per il risvolto finale del match di Siena, che vede il Milan ribaltare il risultato nel giro di tre minuti. Se il successo della squadra di Montella a Pescara poteva essere messo in conto, la sofferenza dei rossoneri di Allegri a Siena con serio rischio di capitolazione era sostenuta da una percentuale minima nel calcolo delle probabilità. Invece i toscani ce la mettono tutta per onorare l’impegno e con il ritmo e l’organizzazione mettono in difficoltà gli uomini di Allegri. Il momento di gloria del Siena si concretizza nel gol di Terzi che fa centro di testa nel primo tempo in mezzo a una difesa rossonera imbambolata. Detto di una netta trattenuta in area di Ambrosini ai danni di un avversario davanti agli occhi dell’arbitro, prima del vantaggio senese, e di una traversa colpita da Balotelli prima dell’intervallo, la partita prende una svolta a metà ripresa quando la squadra di Iachini resta in dieci per espulsione di Terlizzi. Balotelli lascia il segno procurandosi il calcio di rigore che lui stesso trasforma al 38’ spiazzando l’ottimo portiere Pegolo. Tre minuti dopo Mexes in proiezione offensiva calcia due volte verso la porta di Pegolo riuscendo a fare centro al secondo tentativo e scacciando i fantasmi. I viola devono accontentarsi di partecipare alla Europa League, manifestazione che vedrà ai nastri di partenza l’Udinese. La squadra di Guidolin ottiene un largo successo a San Siro provocando il crollo verticale dell’Inter che conclude nel modo peggiore il suo travagliato campionato. Handanovic vede gonfiarsi per ben cinque volte la rete alle sue spalle. Un tonfo che mette a nudo le carenze difensive e l’inconsistenza del reparto avanzato nerazzurri. Alla festa del gol partecipano, come al solito, Totò di Natale che firma la terza delle quattro reti friulane con una delle sue perle balistiche, e quel Muriel che non smette di far male all’Inter. La Roma, senza Totti, batte il Napoli all’Olimpico e scavalca la Lazio, sconfitta dal Cagliari. I giallorossi si preparano al meglio alla finale di Coppa Italia in programma domenica 26 maggio e contenderanno ai cugini laziali sia la conquista del trofeo che la qualificazione all’Europa League. Il Napoli saluta l’allenatore Mazzarri e probabilmente il bomber Cavani, che segna il gol della bandiera per i partenopei e festeggia il titolo di capocannoniere stagionale con 29 centri in totale.
Nell’anticipo dell’ultima giornata a Marassi la Juventus cede alla Sampdoria mancando l’obiettivo del record di punti della gestione Capello e non riuscendo a battere nel corso del campionato, tra andata e ritorno, tutte le avversarie. I doriani, infatti, possono vantare il doppio successo nei confronti dei bianconeri, quello maturato allo Juventus Stadium e all’ombra della Lanterna. Pareggio a suon di gol tra Torino e Catania, senza reti tra Bologna e Genoa, mentre il Parma espugna Palermo e l’Atalanta si fa raggiungere dal Chievo al 93’.