L’Italia suona il violino

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Gilardino ItaliaLa testa di Gilardino e le mani di Buffon. Due campioni del mondo del 2006 prendono per mano l’Italia e l’accompagnano verso la qualificazione a Brasile 2014. Impegno e sofferenza allo stato puro per gli azzurri che affrontano e battono di misura la Bulgaria a Palermo. Il primato del girone è consolidato e con un’altra vittoria, nel match contro la Repubblica Ceca allo Juventus Stadium, i giochi sarebbero aritmeticamente fatti. Tra squalifiche (Balotelli e Osvaldo) e infortuni (Marchisio, Montolivo e Barzagli), il ct Prandelli opta per il modulo ad albero di Natale (4-3-2-1) da opporre al 4-1-4-1 della Bulgaria. Davanti all’intramontabile Gigi Buffon tra i pali, ci sono Abate e Antonelli esterni e Bonucci e Chiellini centrali. A centrocampo, con Pirlo e De Rossi, c’è il recuperato Thiago Motta, assente in azzurro dalla sfortunata finale persa Euro 2012 contro la Spagna. Alle spalle dell’unica punta Gilardino agiscono Candreva a destra e Insigne a sinistra. La Bulgaria, una delle nove squadre imbattute, prima della partita con l’Italia, nei gironi europei di qualificazione al mondiale, è squadra compatta e pericolosa nelle ripartenze. Nel primo tempo non costruisce pericoli, pressata dall’azione degli azzurri che, pur senza brillare, provano ad aggirare il blocco difensivo con le penetrazioni di Candreva e Insigne, che al 25’ si accentra da sinistra e dal vertice dell’area scaglia un tiro assai insidioso diretto sul palo del portiere bulgaro che devia in angolo. Il risultato si sblocca al 38’ quando Candreva mette a centro area dalla linea di fondo e Gilardino sceglie il tempo giusto per piazzare di testa il pallone in rete. Si va al riposo con la sola positività del risultato. L’avvio del secondo tempo è preoccupante. Al 3’ Buffon c on un gesto feline smanaccia sulla linea di porta il pallone toccato sotto misura da Popov e destinato a gonfiare la rete senza il salvataggio del portierone azzurro. Il numero uno si ripete al 17’ con un’altra parata miracolosa e un minuto dopo ferma il pallone proprio sulla linea bianca. L’affanno è evidente e per di più Prandelli perde per infortunio Antonelli, sostituito da Astori che va a l centro della difesa con spostamento di Chiellini a sinistra. C’è anche l’avvicendamento tra Insigne e Giaccherini, che offre uguale vivacità e profondità sulla fascia. Al 27’ un pasticcio difensivo rischia di regalare il raddoppio Gilardino, il cui tiro a rete viene salvato da un difensore bulgaro. Poi si fa male pure Abate, sostituito da Maggio, e salta così l’ingresso in campo di Florenzi. Chiellini tiene salda la difesa azzurra. Ultimo brivido al 49’ quando Minev colpisce di testa sull’esterno della rete. Altri tre punti per volare in Brasile. Ma il 4-3-2-1 non è per vocazione il modulo dell’Italia. E Prandelli deve ridisegnare un nuovo schieramento per l’impegno successivo contro la Repubblica Ceca.

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