Come da tradizione, il presidente dell’AlbinoLeffe Gianfranco Andreoletti dà il benvenuto al 2023.
Quello che si è appena concluso è stato il primo anno che ha visto l’AlbinoLeffe giocare allo Stadium di Zanica. Cos’hanno significato per Lei questi primi 12 mesi che hanno sancito il “ritorno a casa” dei blucelesti?
“Due sono le chiavi di lettura. La prima è legata al ritorno sul territorio di provincia. Il motivo per cui siamo stati costretti a costruire l’AlbinoLeffe Stadium è noto. Nessuno ci ha obbligato a farlo, ma credo che per i giovani bergamaschi la nostra sia una realtà sportiva professionistica utile a dettare una crescita fatta di sacrificio, rispetto delle regole e lavoro di gruppo. Questo è un argomento di primaria importanza per chi ha finanziato il progetto. La seconda chiave fa invece riferimento al contatto col tifoso. Giocare “a casa” rende agevole il rapporto diretto con i propri sostenitori, cosa che in termini motivazionali rappresenta sicuramente una spinta in più per tutti. Ovviamente servono tempo e risultati“.
Dopo i Playoff sfumati all’ultimo nella passata stagione, il 2022 ha segnato l’approdo sulla panchina della Prima Squadra di mister Biava. Con la prima giornata di Ritorno appena disputata, i blucelesti occupano ora la 13.a posizione in classifica (a -3 dalla zona Playoff, a +1 dalla zona Playout). Qual è il bilancio di questa prima metà di stagione?
“Purtroppo questa prima parte di stagione è stata simile alla seconda di quella passata. Soprattutto nelle gare interne non riusciamo a fare del nostro campo un fortino che porti punti. Nello scorso campionato ciò ha comportato l’eslcusione dai Playoff, mentre al momento siamo in una posizione di classifica infelice. Speriamo di poterla presto migliorare“.
Cosa chiede alla squadra e ai giocatori per il 2023?
“Che facciano quadrato e non mollino mai. Ovviamente i più grandi in questo senso hanno un ruolo doppiamente importante“.
Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il numero dei giovani cresciuti nel vivaio bluceleste che si sono ritagliati uno spazio rilevante nella rosa della Prima Squadra. Quanto è importante questo aspetto per la Società?
“Dovrebbe essere importante per tutte le società, non solo per alcune. Personalmente ritengo che il ruolo della Lega Pro dovrebbe essere quello di presidiare i propri territori per valorizzare i giovani che li popolano. Questo aspetto, non essendo tutelato attraverso un obbligo valido per tutti, da un lato crea disequilibri all’interno dei campionati, dall’altro non stimola investimenti nei settori giovanili. L’inevitabile conseguenza è sotto gli occhi di tutti: la crisi del calcio italiano“.
Dopo lo Scudetto di categoria e la relativa promozione in Primavera 2, quest’anno i giovani dell’AlbinoLeffe sono tornati ad affrontare la Serie B di categoria. Cinque vittorie e due pareggi nelle 13 gare disputate, che permettono ai seriani di occupare l’ottava posizione (metà classifica). È soddisfatto del percorso intrapreso sin qui dalla squadra di Massimiliano Maffioletti?
“Sicuramente i risultati della Primavera ci danno soddisfazione come anche quelli delle altre squadre del Settore Giovanile. Più che il verdetto del campo però è importante il lavoro formativo che quotidianamente viene svolto sui singoli ragazzi. Di questo ringrazio tutti, ma non possiamo andare oltre, perché se la Prima Squadra è in difficoltà, lo siamo tutti“.
Il 2023 sarà un altro anno da ricordare con il passaggio definitivo nell’Academy, ultimo step del percorso che ha portato alla realizzazione dell’AlbinoLeffe Campus. Cosa significa per Lei e per l’AlbinoLeffe questo ulteriore step nella storia della Società?
“A giorni dovremmo terminare la costruzione dell’Academy e a quel punto potremo parlare di AlbinoLeffe Campus. Siamo tutti curiosi di vederla in funzione, popolata da tutte le nostre squadre“.
Un messaggio ai tifosi blucelesti per il 2023?
“Li ringrazio per il sostegno che danno sempre, anche nei momenti più difficili, e auguro a tutti loro un felice anno nuovo. Forza AlbinoLeffe“. (U.S.)
