La Primavera dell’AlbinoLeffe, dopo la promozione in fascia 2, ha concluso il campioanto all’ottavo posto, divenendo la prima squadra di Lega Pro al debutto nel campionato di Primavera 2, la Serie B dei giovani pronti ad affacciarsi al calcio dei grandi.
Nella stagione appena conclusa, l’U19 bluceleste ha chiuso a quota 36 punti, frutto di 10 vittorie e 6 pareggi, per un totale di 42 gol fatti e 58 subiti. Dietro solo a corazzate come Genoa (vincitrice del campionato), Parma, Monza, Venezia, Spal, Cremonese e Como.
È stato anche l’esordio al campionato in categoria per il tecnico dei seriani, Massimiliano Maffioletti, ex giocatore di Leffe e AlbinoLeffe, da quattro anni nel settore giovanile della società seriana durante i quali ha avuto modo di allenare la formazione Under 17 (tre stagioni) prima del passaggio alla guida dell’Under 19.
Mister, si aspettava una stagione così positiva? Qual è il suo giudizio finale sul campionato appena concluso?
“Al di là della classifica, la prima considerazione che voglio fare è che eravamo tutti molto curiosi di vedere dove questa squadra, che nella precedente stagione aveva vinto meritatamente il campionato di Primavera 3, potesse collocarsi in una realtà di livello come quella di Primavera 2. Eravamo tutti consapevoli dell’importanza della categoria, sia per la società sia per i ragazzi stessi, perché penso si tratti di un campionato altamente formativo e competitivo“.
“Abbiamo iniziato con un calendario difficoltoso contro avversarie che, come da pronostici, si sono rivelate le più accreditate alle posizioni di vertice. Dopo qualche difficoltà però, grazie alle qualità dei ragazzi, dello staff e del sostegno da parte della società, ci siamo resi conto di essere all’altezza. L’evoluzione è stata quella di vedere una squadra che, mentre prima cadeva in alcuni momenti di black-out risultando magari un po’ attendista, a poco a poco ha dimostrato di avere voglia di mettere in campo anche altre armi. L’aspetto che più mi gratifica è che nel girone di ritorno e nelle ultime gare in misura ancor maggiore, ho visto una squadra con la voglia di determinare il gioco“.
Qual è l’aspetto che più la rende orgoglioso di questa annata?
“L’unione del gruppo, senza dubbio. Rosa, staff e società sono sempre stati uniti nelle difficoltà. Ci sono stati momenti non entusiasmanti, ma non siamo mai stati disfattisti e, anzi, abbiamo sempre cercato di vedere il lato positivo delle nostre prestazioni, un aspetto sul quale abbiamo lavorato molto. Siamo ben consapevoli che la Primavera 2 è per tutto il mondo AlbinoLeffe una categoria di prestigio, oltre che di grande crescita. Ci tenevamo a fare bella figura sia in campo sia fuori, per questo voglio sottolineare come non abbia mai dovuto riprendere i miei giocatori per questioni di tipo comportamentale. Per chi lavora in un settore giovanile si tratta sempre di uno degli aspetti più positivi, a prescindere dalla categoria o dal campionato di appartenenza“.
“Più in generale, dobbiamo essere tutti molto contenti e soddisfatti di avere dato ai nostri ragazzi l’opportunità di confrontarsi con realtà di grande prestigio, di avere battagliato con giocatori che magari tra qualche anno calcheranno campi molto importanti. Anche le sconfitte sono state di enorme insegnamento perché ci hanno permesso di mantenere sempre alta la concentrazione e la voglia di migliorare“.
Diversi giocatori della rosa hanno già potuto assaggiare il calcio dei grandi con allenamenti, convocazioni e qualche presenza in Prima Squadra. Qual è il miglior consiglio che si sente di dare loro?
“Quello che ripeto di continuo, sin dall’inizio: mettetevi alla prova, a disposizione del gruppo, e credete nelle vostre possibilità. Anche dopo una sconfitta per 5-0 – come ci è capitato – c’è sempre una seconda opportunità, soprattutto quando si è giovani. Non scoraggiatevi mai e credete nella vostra persona e nei vostri compagni. È una verità che vi accompagnerà per tutta la carriera, qualunque essa sia. Metteteci il cuore e la passione che ho visto durante gli allenamenti e le partite. La passione in particolare, non perdetela mai, nemmeno quando vi capiterà di giocare a pallone a 40 anni“.
“Colgo l’occasione per ringraziare la società, tutti i dirigenti e i componenti dello staff che hanno contribuito, ovviamente in accordo coi ragazzi, a questa prima annata di Primavera 2. Sia per virtù sia per necessità, abbiamo giocato anche con giocatori molto giovani che hanno dimostrato di essere all’altezza. Un ulteriore aspetto che ci rende contenti e soddisfatti del percorso intrapreso“. (U.S.)