Eugenio Sorrentino
L’Atalanta ha chiuso ancora in pareggio la sfida con la Juventus, ma quel che conta è avere dimostrato di essere alla pari in tutti sensi con i campioni d’Italia, ricordando di essere arrivati l’estate scorsa a una spanna dal contendere il titolo. L’uno a uno fotografa lo spirito di due squadre che giocano per vincere e i protagonisti hanno condiviso il giudizio di una partita equilibrata e bene interpretata dalla squadra di Gasperini, che dopo avere chiuso sotto di un gol nel primo tempo per una prodezza balistica di Chiesa, ha recuperato nel secondo tempo con un altrettanto splendido gol di Remo Freuler. Sugli scudi e decisivo Pierluigi Gollini, che dopo il raggiunto pareggio, ha parato alla maniera dei grandi portieri un calcio di rigore di Cristiano Ronaldo, occorre dire mai in partita. Si potrebbe scrivere un romanzo sul contatto tra Hateboer e Chiesa, non certamente nuovo alle cadute di fisico e di stile quando si palesa un contrasto in area di rigore. Si è rivista, in un certo qual senso, l’azione che vide protagonista Toloi quando lo stesso Chiesa militava in maglia viola e gli valse un altro generoso penalty. Ma tant’è. E i dubbi su giusto o non giusto sono stati risolti da Gollini, il quale è stato nuovamente strepitoso subito dopo su conclusione ravvicinata di Morata. Nel complesso in Juve-Atalanta i reparti difensivi hanno fatto la differenza sugli attacchi. Atalanta brava a recuperare e costringere la squadra di Pirlo in copertura. Soddisfatto Gasperini, che ha parlato di grande risultato.
La partita dell’Allianz Stadium ha detto tanto e confermato il carattere e la personalità della squadra che Gasperini ha forgiato e pensa di rimodellare i suoi schemi per garantire più solidità. Ma Juventus-Atalanta del 16 dicembre 2020 potrebbe essere ricordata per l’ultima apparizione di Alejandro “Papu” Gomez con la maglia dell’Atalanta. E’ entrato in campo all’8’ del secondo tempo, al posto di Matteo Pessina, e ha offerto il suo contributo, partecipando all’azione che ha permesso a Freuler di prendere palla e fare centro dalla lunetta e provando lui stesso la conclusione che Szczesny ha respinto. Contro il 3-5-2 di Pirlo, Gasperini ha riproposto l’undici sceso in campo nella sfida con la Fiorentina, con la sola eccezione nel reparto difensivo di Palomino, al posto dell’indisponibile Toloi, impiegato a sinistra con Djimsiti sulla destra e Romero confermato al centro. Uno schieramento su cui, fino al pieno recupero di Pasalic non prima di metà gennaio, l’allenatore sembra intenzionato a puntare.