Atalanta, a Salerno con i cerotti nel ricordo dell’ottovolante

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Sembra passata un’era dalla partita di andata quando l’Atalanta schiantò la Salernitana con 8 gol. Era il 15 gennaio.

Il trio delle meraviglie di allora: Boga-Hojlund-Lookman questa volta non c’è. Boga è uscito malconcio dalla gara contro la Juventus. Lookman è fuori da qualche giornata per problemi muscolari e Hojlund è stato riconvocato, ma non ha giocato le ultime due gare.

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L’Atalanta arriva a questa gara un po’ incerottata. Con tre ragazzi chiamati dalla Primavera per avere una panchina numericamente sufficiente: Bernasconi in difesa, Mendicino a centrocampo e De Nipoti in attacco. Oltre agli infortunati si aggiunge anche Maehle che è stato squalificato per un turno.

L’emergenza Gasperini ce l’ha soprattutto in difesa. Se vuole giocare con il suo solito modulo a tre deve inserire sulla fascia Soppy, altrimenti si deve inventare una soluzione a quattro inserendo due centrali. Quest’ultima soluzione potrebbe essere la più plausibile: Toloi, Djimsiti, Demiral (oppure Okoli) e Scalvini. E magari giocare con tre centrocampisti: Ederson, De Roon e Koopmeiners con Pasalic dietro Zapata e Hojlund o Muriel. E con Sportiello a difendere la porta.

I nerazzurri devono fare bottino pieno se vogliono rimanere agganciati alla sesta posizione. E non sarà facile incontrare la Salernitana all’Arechi domani. Da Nicola la squadra del presidente Iervolino è passata a Sousa. L’uomo sa di calcio e ha trasformato la squadra rendendola più quadrata ed efficace. La qualità non manca alla squadra granata che nelle ultime gare è riuscita a far soffrire tutte le squadre che ha incontrato anche le più blasonate. Sousa chiede ai suoi uomini di essere ambiziosi e di non accontentarsi, anche a costo di sbagliare.

Oltretutto alla Salernitana mancano un po’ di punti per avere la certezza della salvezza e anche solo un pari con l’Atalanta sarebbe per loro tanta manna. Al momento di punti ne ha 35 e l’obiettivo salvezza sicuro è fissato a 40. Ma non per la Dea, che vuole continuare a coltivare il sogno europeo. Il pareggio darebbe all’Atalanta la certezza del settimo posto, ma ciò non basta. Anche Gasperini chiede ai suoi di essere ambiziosi. E allora se non può essere Champions, che sia almeno Europa League.

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