Carnesecchi, Pasalic e De Ketelaere sono i tre pilastri su cui l’Atalanta ha costruito la vittoria a Genova. Il risultato finale è più roboante di quanto visto in campo, ma ha la sua logica. Perché nel calcio l’aspetto fondamentale, ribadito da tutti gli allenatori, è l’equilibrio. E quando questo viene meno rischi parecchio. Non puoi pensare che se metti quattro-cinque attaccanti contro una squadra come l’Atalanta, i nerazzurri rimangano a subire passivamente i tuoi attacchi. E infatti il 3-1 e il 4-1 sono arrivati proprio sulle ripartenze nel giro dei due minuti finali del lungo periodo di recupero. E questo dimostra quanto stia bene atleticamente la squadra.
La partita è rimasta intensa e in bilico fino ad allora, anche se l’Atalanta ha avuto un paio di occasioni eclatanti per andare in gol. Una sprecata da Pasalic al 66’ che si fa parare il tiro a tu per tu con Martinez. La seconda è il gol cancellato dal Var in quanto Pasalic (in posizione di fuorigioco) tocca la palla calciata da Scalvini. Dopo una lunga revisione delle immagini il gol è stato tolto per offside.
La gara ha avuto ritmi e intensità notevoli per tutto l’arco della gara. E soltanto la superiore qualità dell’Atalanta ha permesso agli uomini di Gasperini di uscirne vincitori.
Carnesecchi è stato strepitoso al 32’ su colpo di testa di Vasquez; al 41’ su Retegui; al 49’ sempre su Retegui; all’88’ su Gudmundsson senza contare le numerose uscite a sbrogliare le palle alte che il Genoa ha messo a ripetizione dentro l’area nel suo forcing alla ricerca del pareggio. Una sicurezza.
Pasalic, chiamato a sostituire lo squalificato Ederson, è stato monumentale. Sempre pronto a recuperare palla, a schermare i traccianti rossoblù e a ripartire oltre a inserirsi pericolosamente e in area e pronto a distribuire assist pregevoli. Veramente superlativo.
Ma De Ketelaere è l’uomo al quale, quando dai la palla, sa trasformare l’azione in un manifesto del gioco del calcio. La grande bellezza. E il suo primo gol, dopo il quale ha voluto ascoltare l’applauso di tutto lo stadio, è la cifra di questo giocatore che ha infiniti margini di crescita e ancora non si capisce dove possa arrivare. Gasperini potrebbe trovare in lui il leader di questo nuovo ciclo, che potrebbe ripetere o, forse, addirittura migliorare i grandi risultati dei precedenti sette anni.
Il gol nasce da Scamacca che nella zona centrale del campo offre la palla a Pasalic che a sua volta la dà a De Ketelaere, liberatosi al limite dell’area. Il belga stoppa la palla spalle alla porta, si gira e al volo la piazza sotto l’incrocio (da Oscar).
Al gran gol di De Ketelaere ha risposto Malinovskyi che a Bergamo conoscono molto bene. Il suo sinistro è stato irresistibile, partito dopo un triangolo stretto, non ha lasciato scampo a Carnesecchi (incolpevole).
Ma dopo due minuti Koopmeiners su punizione ha lasciato intendere che anche lui ha un mancino niente male. Una sua parabola sorvola la barriera e si deposita sotto l’incrocio. Martinez ha potuto solo ammirare il gol.
Gli ultimi due gol arrivano nel tempo di recupero. Pasalic intercetta una palla e riparte con tutto il Genoa proiettato in avanti. Si fa tutto il campo e offre la palla a Miranchuk che, di destro, si fa parare il tiro da Martinez, sulla respinta arriva Zappacosta che ribadisce in gol. L’esterno dell’Atalanta non esulta per i suoi trascorsi genoani.
Da citare, infine, l’esordio di El Bilal Touré. Il ragazzo ha fatto una sola cosa pregevole: il gol di testa. Voluto e cercato. Per il resto buio pesto. Zero corsa, zero dribbling, zero passaggi ai compagni, zero forma, zero di zero. Avrà anche bisogno di trovare il ritmo partita, ma una forma così scarsa non la si trova nemmeno a inizio campionato. Speriamo solo che il gol gli abbia dato fiducia. Ma conoscendo Gasperini, se i contenuti sono questi, non lo vedremo spesso in partita.
Genoa-Atalanta 1-4
Reti: 22’ De Ketelaere; 51’ Malinovskyi; 55’ Koopmeiners; 90+9 Zappacosta; 90+12’ El Bilal Touré.
Genoa: Martinez 6.4; Vogliacco 6.6 (90+1 Vitinha 5.8), Bani 6.3, Vasquez 6.4; Sabelli 5.9 (83’ Messias 6.1), Malinovskyi 6.9, Badelj 7.4 (63’ Ekuban 6), Strottman 6.7 (63’ Martin 5.8), Frendrup 6.1; Gudmundsson 6.1, Retegui 6.5. All. Gilardino 6.32.
Atalanta: Carnesecchi 7.9; Scalvini 6.9 (88’ Toloi 6.4), Djimsiti 6.7, Kolasinac 6.6; Holm 6.4 (57’ Zappacosta 7.7), De Roon 6.9, Pasalic 7.5, Ruggeri 6.9 (90+4’ Hateboer 6.3); Koopmeiners MVP 8.4, De Ketelaere 7.6 (57’ Miranchuk 7.8); Scamacca 6.2 (57’ El Bilal Touré 6.8). All. Gasperini 7.06.
Arbitro: Andrea Colombo della sezione di Como.