Atalanta-Napoli è partita di cartello. A questo punto del campionato è difficile fare un pronostico, in quanto la gara riserva molte incognite. Innanzitutto, per via della sosta. Ogni volta le squadre vengono “spolpate” per le competizioni delle varie Nazionali e non sai mai in quale stato di forma ritornino i giocatori. I sudamericani, poi, devono sobbarcarsi viaggi lunghissimi e arrivano all’ultimo minuto, che se va bene riescono a partecipare alla rifinitura. E poi conta anche lo stato psicologico. Come staranno i giocatori che hanno visto sfumare il sogno di poter andare a giocarsi i mondiali in Qatar?
In secondo luogo, le assenze per via degli squalificati e degli infortunati. Quelle del Napoli pesano assai: Rrahmani e Osimhen (squalificati); Di Lorenzo, Meret e Petagna (infortunati). Di sicuro manca il giocatore più titolato del Napoli, quell’Osimhen che ha realizzato 11 gol (di cui 5 di testa), colpito 4 pali e fatto 65 tiri (22 nella porta), da non trascurare Insigne che quest’anno ha effettuato 5 assist, 42 passaggi-chiave e 74 tiri (28 nella porta). Zielinski è un altro giocatore capace di illuminare il gioco con aperture e inviti ai compagni (anche per lui le statistiche indicano 42 passaggi chiave); e Anguissa è l’uomo che tra i napoletani corre più di tutti: ha una media di 10,824 km. a partita. Infine, Ospina è stato chiamato fin qui a 70 parate, il numero lascia intendere che la difesa del Napoli non è poi così ermetica, nonostante Koulibaly.
Con sorpresa per la Dea è stato convocato Zapata. All’Atalanta, dunque, mancheranno solo Ilicic e Toloi. Per il resto Gasperini ritrova la quasi totalità della rosa e dovrà solo valutare i giocatori rientrati dalle rispettive Nazionali.
Ci si aspetta una partita spettacolare, con le due squadre alla ricerca della vittoria, importantissima ai fini della classifica per entrambe. Gli azzurri in corsa per lo scudetto; la Dea per rimanere attaccata al treno europeo, aspettando qualche passo falso di chi la precede. Ovviamente è vietato fallire.