Eugenio Sorrentino
L’Atalanta supera in rimonta la Roma al Gewiss Stadium con un rotondo 4-1, arrestando il cammino dei giallorossi per merito di Josip Ilicic, che ha fatto il suo ingresso nel secondo tempo trasformando la squadra di Gasperini, sotto di un gol al termine dei primi 45’ giocati male. Nella partita che ha segnato l’esclusione per scelta tecnica di Gomez, si può dire che l’Atalanta ha ritrovato il migliore Ilicic, protagonista assoluto con due assist e un gol capolavoro, preceduto dalla marcatura di Muriel, a segno subito dopo essere subentrato a Zapata, autore del pareggio. Il 4-1 sulla Roma dice che il professore è tornato ai suoi livelli, nove mesi dopo la magica notte di Valencia nella passata edizione di Champions League.
Primo tempo da dimenticare con la Roma subito in vantaggio con Dzeko, lasciato colpevomente libero in area da Romero, e a un passo dal raddoppio con Spinazzola che ha colpito il palo con una pallonetto. Merito di Gollini avere difeso la porta dagli ulteriori attacchi pericolosi dei giallorossi, fino al cambio tattico di Gasperini, che dopo l’intervallo ha tolto Pessina e inserito Ilicic. Lo sloveno ha innescato il destro vincente di Zapata e il raddoppio di testa di Gosens. Poi la corsa solitaria di Muriel che ha aggirato il portiere Mirante e insaccato a porta vuota, e infine il dribbling di Ilicic, che ha saltato tre difensori e piazzato il pallone nell’angolo. Prima della perla dello sloveno, Ibanez sulla linea di porta ha negato il gol a Malinovskyi.
Per affrontare la Roma di Fonseca, disposta con il modulo speculare 3-4-2-1, Gasperini ha confermato l’ossatura impiegata con Fiorentina e Juventus, con la sola eccezione del rientro in difesa di Toloi, a cui è stata assegnata la fascia di capitano, e il ripiegamento di Palomino in panchina, dove si è seduto Ilicic ma non Gomez, non convocato per scelta tecnica dell’allenatore condivisa con la società. Dopo la partenza disastrosa, con il regalo a Dzeko dopo soli 3’, e il rischio dello 0-2 su pallonetto dell’ex Spinazzola stampatosi alla base del palo esterno, l’Atalanta non è riuscita a esprimere una fluida azione offensiva, restando imbastita nelle sue stesse trame. L’ingresso dopo l’intervallo di Ilicic e Palomino al posto di Pessina e Romero ha prodotto l’incisività che mancava in attacco e maggiore compattezza in difesa. Insieme al genio di Ilicic, Gasperini ha ritrovato Zapata, in gol dopo due mesi, visto confermata la vena realizzativa di Gosens, l’arma letale del panchinaro Muriel e la crescita di Malinovskyi in mezzo al campo.