Federica Sorrentino
La grande area intorno allo stadio di San Siro, il 19 febbraio di un anno fa, verso le 15 stava già iniziando a riempirsi di tifosi atalantini, in fermento per assistere all’attesissima con il Valencia. Da Bergamo si mossero qualcosa come 45mila persone per essere protagoniste di una partita che ha rappresentato l’ultimo contatto della squadra con il suo pubblico.
Ora il destino mette l’Atalanta di fronte a un’altra spagnola, la più prestigiosa e titolata. Dal Valencia al Real Madrid nel volgere di un anno, il più difficile per tutti, e nel mezzo la grande impresa sfiorata in pieno agosto.
Sempre e forzatamente soli gli uni, i protagonisti in campo, e gli altri, i cuori atalantini. Una separazione che perdura e costringe a immaginare sensazioni e sentimenti reciproci.
Dopo quel fantastico 4-1, che aveva fatto sognare tutti i tifosi, il mondo tutto a un tratto si è stravolto con l’arrivo dell’incubo del Covid. Quel virus che ha seminato lutti e paure, che ha cambiato totalmente le nostre abitudini e la vita di ciascuno di noi, andando a impattare in particolar modo sulle relazioni e le interazioni tra le persone. Lo stare insieme, il gioire, il cantare i cori e l’abbracciarsi non sono più permessi, e chissà per quanto la situazione sarà ancora così. Si sta attendendo che maturino i tempi e le condizioni per una nuova normalità, in cui i tifosi possano tornare al Gewiss Stadium, nuovo di pacca, per sventolare bandiere e striscioni, e far sentire il loro supporto, vivendo da vicino le partite e farne parte.
In questo momento, però, i cancelli degli stadi sono chiusi, le tribune sono vuote, manca tutto il calore delle persone, che si ritrovano sedute sul divano di casa davanti al televisore. Nonostante la situazione attuale, chi tiene all’Atalanta non manca di far sentire tutto il supporto alla squadra di Gian Piero Gasperini, affidando i messaggi ai social media e continuando a essere presenti seppure virtualmente.
Sicuramente di fronte a una partita così prestigiosa come quella che l’Atalanta si accinge ad affrontare contro il Real Madrid, ci sarebbe voglia di rivedere gli spalti punteggiati dalla presenza delle persone, risentire l’atmosfera e i cori di incitamento. Di certo per gli stessi giocatori non è semplice affrontare ogni partita senza il dodicesimo uomo, ma si può essere certi che ce la metteranno tutta per onorare il prestigioso confronto con il Blancos, cercando di regalare gioie, seppure a distanza, ai tifosi atalantini. In attesa di condividere nuovi, meravigliosi momenti da vicino.