È un’Atalanta a trazione CDK

ATALANTA-LAZIO 3-1. Reti: 16′ Pašalić, 43′ De Ketelaere (su rigore), 76′ De Ketelaere, 84′ Immobile (su rigore).

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È diventato il leader di questa squadra. Domenica dopo domenica si è caricato la squadra sulle spalle e da qualche mese a questa parte sta sfoderando prestazioni di altissimo livello. Stiamo parlando di Charles De Ketelaere. Chiama sempre la palla ai compagni, suggerisce il passaggio dove vuole ricevere palla e poi la smista da par suo. Il secondo gol della gara contro la Lazio è la testimonianza di quanto in partita, ma non solo in questa, abbia cercato caparbiamente il gol. Riceve palla, si accentra, dribbla, tira e fa gol. E se non riesce a fare il dribbling, la palla diventa un assist per i compagni. Se non va in gol lui, manda in gol i compagni. Vederlo è una goduria. Spettacolo puro.

Ma accanto a lui gira una squadra che in questo periodo gioca benissimo perché sta benissimo. Il livello tecnico si è alzato parecchio. Contare quanti tocchi di palla fa la squadra ad ogni azione che parte dal basso diventa quasi un gioco nel gioco. La palla scorre senza errori. E il gioco diventa esteticamente bello, quanto efficace quando gli esterni (Ruggeri e Holm) spingono, Ederson-De Roon-Pasalic filtrano e smistano, De Ketelaere e Miranchuk creano e crossano in area.

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La Lazio vista a Bergamo si riassume in una incursione pericolosa parata in uscita da Carnesecchi a inizio partita; una punizione di Luis Alberto, il rigore di Immobile, un colpo di testa di Immobile, che ha sfiorato il secondo gol e più nulla. La Lazio è riassunta tutta qui. Non c’è stata partita.

Sarri a fine gara con lucidità ha detto che “questa Atalanta così in salute è un boccone amaro per tutti. Il livello dei nerazzurri di questa sera era elevatissimo. Ci ha messo sotto per 65 minuti in maniera seria e hanno dato la sensazione di essere più forti di noi”. Una lettura onesta. È una partita, d’accoro, ma l’Atalanta vista al Gewiss nelle ultime quattro gare è stata sempre di livello alto.

Atalanta
Pasalic in mezza rovesciata fa gol (Foto Atalanta.it)

Senza Koopmeiners e Lookman Gasperini schiera Pasalic dietro De Ketelaere e Miranchuk, lasciando Scamacca in panchina (entrerà a gara in corso). Il croato ama gli inserimenti in area come pochi e la cosa gli riesce benissimo. Dopo aver ciccato una palla-gol in un tentativo di stop e girata; alla seconda occasione non sbaglia; riceve palla da Scalvini che riceve un cross da De Ketelaere e lo rimette al centro con un colpo di testa chirurgico; Pasalic stoppa di petto e in mezza rovesciata fa gol e porta avanti l’Atalanta. Siamo al quarto d’ora di gioco. I nerazzurri sono in una dimensione di dominio del gioco. La Lazio fatica a uscire dalla propria area. Quando può si raggruppa in dieci metri e sale con la linea dei difensori sino a centrocampo pensando così di mettere in difficoltà l’Atalanta. Ma Gasperini, memore della lezione subita l’anno scorso, e anche un po’ della gara dell’andata, ha sempre cercato di uscire dal basso, attirando verso la palla i giocatori laziali per poi attaccare con tanti uomini prendendo alle spalle soprattutto il difensore.

Prima dello scadere l’Atalanta ottiene il favore di un calcio di rigore (mano di Maursic su rovesciata di Scalvini). Per Guida è rigore. Il Var non interviene e De Ketelaere con autorità e autorevolezza si prende la responsabilità del tiro. Freddo, glaciale, spaziale spiazza Provedel per il 2-0.

Una scheggia come Lazzari non si è vista mai, ben bloccata da Ruggeri che, anzi, si è fatto spesso rincorrere. Holm, al contrario, ha fatto un po’ più di fatica, sbagliando un po’ troppi palloni soprattutto a inizio gara, ma poi, invitato da Gasperini ad alzarsi per contrastare Marusic in uscita, ha trovato buone trame di gioco.

De Ketelaere è stato la spina nel fianco della difesa biancoceleste. Romagnoli, Marusic e Gila lo sogneranno tutta notte. Sarri nella ripresa inserisce Casale e Pellegrini, ma senza produrre effetti. L’Atalanta continua a macinare gioco. In mezzo al campo De Roon si occupa di interrompere le trame di Luis Alberto, Felipe Anderson e Guendouzi, dividendo il compito con Ederson. Ma chi ha corso moltissimo è stato Rovella (più di 14 chilometri in tutta la gara), anche se la sua corsa è stata soprattutto atta più a difendere che ad attaccare.

De Ketelaere, che cercava il gol a tutti i costi, ottiene una bella palla (un po’ larga per la verità) da Scamacca. Ma lui se la va a prendere, la lavora come si deve, si accentra, salta l’uomo e la infila tra palo e portiere, che rimane immobile a guardare come si fa gol.
Il tifo della Nord esplode. È uno spettacolo vedere e sentire quanto spingano i nerazzurri. Chissà quando sarà finita anche l’altra curva che effetto sarà.

Verso la fine, all’84’ Djimsiti tocca la suola di Immobile mentre tenta di dominare la palla in area. Guida fischia il rigore. L’attaccante spiazza Carnesecchi, ma la sensazione è che non possono arrivare pericoli da quelle parti, anche se lo stesso Immobile, con un colpo di testa, sfiora il palo alla sinistra del portiere nerazzurro.

Da viale Giulio Cesare partono addirittura i fuochi d’artificio. Un Gewiss esplosivo per un’Atalanta altrettanto esplosiva. Come il suo allenatore che, raggiante, risponde all’invito della curva di saltare. Ormai è diventato un rito.

In conferenza stampa viene a conoscenza che questa è la sua 150.a vittoria con l’Atalanta. “Vincere contro una grande squadra come la Lazio – ha detto il mister dell’Atalantati dà la consapevolezza di poter lottare per le primissime posizioni. Questa squadra ci crede e ha ancora molti margini di miglioramento, anche individuali”.

ATALANTA-LAZIO 3-1

Reti: 16′ Pašalić, 43′ De Ketelaere (su rigore), 76′ De Ketelaere, 84′ Immobile (su rigore).

Atalanta: Carnesecchi 6.5, Scalvini 7.9, Djimsiti 6.5, Kolašinac 6.5, Holm 7.6 (65′ Hateboer 6.3), De Roon 7, Éderson 7.2 (92′ Mendicino 6), Ruggeri6.7, Pašalić 7.8 (80′ Toloi 5.9), Miranchuk 7.6 (65′ Scamacca 6.5), De Ketelaere MVP 9 (80′ Muriel 5.9). A disposizione: Musso, Rossi, El Bilal, Bakker, Bonfanti, Zappacosta. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.92.

Lazio: Provedel 6.1, Lazzari 5.9 (46′ Pellegrini 6.1), Gila 5.8 (46′ Casale 6.2), Romagnoli 5.9, Marusic 5.1, Guendouzi 6.2, Rovella 6.6, Luis Alberto 6.4 (70′ Vecino 6.4), Isaksen 5.7 (65′ Pedro 6.4), Castellanos 6 (65′ Immobile 6.7), Felipe Anderson 6.3. A disposizione: Sepe, Mandas, Kamada, Kemenovic, Hysaj, Sanà Fernandes. Allenatore: Maurizio Sarri 6.11.

Arbitro: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata.