Forza Atalanta, regalaci anche il terzo posto

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Dopo la sbornia di Dublino, come approccerà l’Atalanta la gara con il Torino? La domanda presuppone due questioni: Gasperini farà giocare chi ha giocato meno? Dopo aver ottenuto tutto quello che è stato possibile ottenere e forse anche di più (pensando al fatto che si mirava alla Coppa Italia come obiettivo possibile e, invece, è arrivata la Coppa più difficile, l’Europa League) Gasperini potrebbe concedere un po’ di premio a chi per tutto l’anno si è allenato e ha giocato pochissimo. Penso al portiere Rossi, al centrocampista Adopo, al difensore Bakker, al giovane Bonfanti. Oppure Gasperini non si accontenta e vuole chiudere questo campionato strabiliante al terzo posto?

La sconfitta del Bologna col Genoa pone in classifica i felsinei a 68 punti. Se l’Atalanta dovesse battere il Torino scavalcherebbe gli emiliani di Thiago Motta e salirebbero al quarto posto a 69 punti con la Juve a 71 punti. Ma con ancora una partita da giocare, il prossimo 2 giugno, contro la Fiorentina, i nerazzurri potrebbero addirittura finire al terzo posto scavalcando anche i bianconeri.

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Sarebbe come mettere un sigillo a una stagione partita in sordina quasi fosse una stagione interlocutoria a un finale strepitoso che, se chiuso al terzo posto, sarebbe il giusto epilogo di quanto fatto da una squadra che è cresciuta tantissimo in ogni suo componente.

Di sicuro i ragazzi reduci da Dublino riceveranno un caloroso abbraccio. Lo stadio intero sarà in fibrillazione nel vedere la coppa sul campo, che sicuramente verrà portata, perché è quello il suo posto. E in questo clima di grande entusiasmo sarà difficile trovare la concentrazione giusta per poter affrontare questo penultimo match. Verrebbe voglia di dire: finiamola qui. Siamo a posto. Siamo tutti felici e contenti. Ma, conoscendo Gasperini, c’è da aspettarsi qualche sorpresa. Ancora non è stata diramata la lista dei giocatori convocati. Alcune assenze sono certe per gli infortuni patiti come De Roon, Kolasinac e un risentimento di Ederson che a Dublino ha stupito il mondo intero per la grande prestazione offerta.

Mister Gasperini verrà premiato per aver ricevuto il riconoscimento di miglior allenatore del mese di maggio. In questi giorni ha incontrato il presidente Antonio Percassi per intrecciare i primi ragionamenti che verranno poi definiti con l’amministratore delegato Luca Percassi e il direttore sportivo Tony D’Amico. Pare che la storia tra il mister e l’Atalanta possa proseguire ancora per un bel tratto di strada. Ed è il rafforzamento di un progetto partito otto anni fa e che ha portato la squadra a un livello altissimo. Ma si può fare ancora di più e ancora meglio. Ed è quello che chiede Gasperini e, c’è da credere, che sia i Percassi che Stephen Pagliuca vogliano assecondare. Sempre seguendo un percorso rigoroso.

Viene da fare un paragone con il Bologna. Thiago Motta ha portato il Bologna in Champions ottenendo questo obiettivo con il bel gioco. Ma dopo una sola stagione ha deciso di andarsene e se ne andrà portando con sé alcune pedine fondamentali di questa squadra. È vero che queste vendite porteranno un bel gruzzolo di plusvalenze nelle casse del Bologna. Ma c’è da chiedersi: che Bologna sarà quello del prossimo anno? È tutto da ricostruire. Un bel rischio. Non così è successo all’Atalanta. Gasperini ha portato l’Atalanta in Champions, e poi ancora e ancora e poi in Europa League, a tre finali di Coppa Italia e poi a vincere l’Europa League. E ancora, e ancora… Pensiamo a Ferguson che al Manchester è rimasto per vent’anni. La storia del football dice he è possibile. E che i risultati arrivano al culmine di una programmazione seria.

Tornando alla partita col Torino chissà se i giocatori vogliono riscattare quella partita di andata finita malissimo e giocata altrettanto male. Chissà se nell’animo dei giocatori c’è il sentimento di voler regalare la Champions alla Roma. C’è solo da attendere alcune ore e poi sapremo tutto. Intanto godiamoci questo abbraccio affettuoso a un gruppo che ha scritto la storia.