Eugenio Sorrentino
Il successo maturato nella partita bagnata di Benevento è stato merito del ritrovato atteggiamento offensivo dell’Atalanta, sostenuto da equilibrio tattico e condizione atletica. In sintesi, qualità e quantità. Che sono, in definitiva, i pilastri della squadra forgiata da Gian Piero Gasperini dall’inizio della sua esperienza a Bergamo. Con interpreti diversi, la maggior parte dei quali si è bene amalgamata negli schemi rivelandosi utile nelle diverse situazioni. Il 4-1 rifilato al Benevento rappresenta il settimo risultato utile consecutivo dell’Atalanta, che prosegue la sua corsa di risalita della classifica con la partita di Udine da recuperare il 20 gennaio. Ovvero, ulteriore possibilità di mettere fieno in cascina. La vittoria riassunta nel tabellino è accompagnata dalla prova sontuosa di Josip Ilicic, protagonista assoluto: nel primo tempo con il gol ha portato in vantaggio l’Atalanta, preceduto da una serie di assist non sfruttati da Gosens e Zapata e seguito dal tiro di sinistro che ha impattato sul palo; nel secondo tempo con il tiro respinto dal portiere sannita che ha offerto il tap in a Toloi e l’assist al bacio per Zapata, il quale ha dovuto solo battere a rete. Un capitolo di autentiche magie quello scritto da Ilicic accarezzando a modo suo il pallone. Il primo gol, frutto di una serpentina in area tra una selva di difensori, ha fatto ripensare al fantasista visto all’opera a Valencia nel marzo 2020. Il risultato non è apparso in discussione neppure quando, all’inizio della ripresa, il Benevento ha trovato il gol del pareggio di Sau rimasto libero in area. Per un breve lasso di tempo Ilicic è stato spostato a sinistra e la spinta offensiva ha perso efficacia. Poi Gasperini è tornato sui suoi passi e, dopo l’avvicendamento di Pessina di Malinovskyi, la partita ha viaggiato a senso unico. Dopo i colpi magistrali del professore Ilicic, l’assolo di Muriel, che, subentrato a Zapata, non si è smentito, firmando firma la decima rete personale di questo campionato con un tiro a giro di rara bellezza. Intorno a Ilicic i giocatori di Gasperini si sono mossi con un perfetto sincronismo, facendo pressing e occupando gli spazi. Si temeva che il terreno inzuppato dalla pioggia continua potesse mettere in difficoltà il gioco dell’Atalanta, che invece si è espressa facendo pesare il maggiore tasso tecnico e una fisicità che aiuta a fare la differenza. Un successo che riporta la squadra di Gasperini in zona Champions.