Eugenio Sorrentino
Il terzo atto del 2021 tra Atalanta e Napoli è senza storia. Nel senso che tra le due squadre, quella di Gasperini interpreta fino in fondo la sua parte, dilagando alla distanza, pure permettendosi di regalare due gol agli avversari. Un 4-2 che non ammette discussioni, perché la differenza è palese. Un successo che rinsalda la posizione dell’Atalanta in zona Champions e carica la squadra alla vigilia del prestigioso appuntamento con la gara di andata degli ottavi di Champions al Gewiss Stadium con il Real Madrid.
Risultato e gol maturano nella ripresa, dopo un primo tempo senza emozioni, con il Napoli che, lasciato Insigne in panchina, imposta una partita di puro contenimento, riuscendo a impedire all’Atalanta di rendersi pericolosa nonostante la pressione offensiva. Muriel e Zapata, a secco di conclusioni, si riscattano a inizio ripresa confezionando l’azione che vale l’1-0. Cross del primo dalla linea di fondo verso il palo più lontano, dove Zapata schiaccia di testa in rete. Dopo una disattenzione difensiva che consente a Zielinski di pareggiare, l’Atalanta torna in vantaggio con Gosens che capitalizza l’assist di Zapata su azione avviata da Muriel, il quale a sua volta mette la firma sul risultato ubriacando Rrahami e scoccando un tiro potente e preciso dal basso verso l’alto che gonfia la rete e su cui il portiere Meret neppure tenta di intervenire. Un autogol di Gosens, che sfiora di testa una palla innocua, riaccende le speranze del Napoli, subito spente dal quarto gol messo a segno da Romero, su calcio dalla bandierina e sponda di testa di Djimsiti. Nel finale, dopo gli attimi di paura per una brutta caduta con trauma cranico di Osimhen, il tempo di una smanacciata di Gollini per impedire che l’ennesima palla sporca violasse ancora la porta bergamasca. Nel libro dei fatti della partita finiscono Pessina e Gian Piero Gasperini, pronto a dettare da remoto il 3-5-2 dopo l’ingresso di Insigne. A conclusione dei primi 20’ di monologo, infatti, fallo in area piuttosto evidente sul centrocampista avanzato, ma il Var non interviene. Dopo qualche minuto, il quarto uomo richiama l’attenzione dell’arbitro Di Bello che mostra il cartellino rosso a Gasperini, allontanandolo dalla panchina per proteste. Di conseguenza, Gasperini costretto a seguire tre quarti di partita dalla tribuna, con il suo secondo Gritti in panchina. Come dire, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. E l’Atalanta si propone in formato Real, con Muriel superstar e tutti gli altri con voti da primi della classe.