Quello che era un brutto presentimento alla fine si è avverato. La mancanza di concentrazione per i 95’ minuti richiesti in tutte le partite non c’è stata. Anzi, l’Atalanta ha mollato molto prima e alla fine, pur giocando bene, rimane solo il rimpianto dei punti persi.
In quattro minuti è riuscita a disfare quanto di bello e buono aveva costruito nei primi 40 minuti. La Dea è partita fortissima e anche se davanti aveva un Hellas Verona molto aggressivo riusciva a palleggiare e a trovare con tre passaggi in verticale la via del tiro. Al 13’ Toloi scardina la palla dai piedi dell’avversario, la dà a Pasalic che a sua volta smarca Scamacca. Il centravanti nerazzurro, in splendida forma, la stoppa e al volo insacca sotto la traversa.
Passano pochi minuti e, sempre Scamacca, con un tocco di prima smarca Ederson oltre la linea dei difensori del Verona tutti protesi in avanti. Il brasiliano si trova il campo aperto e s’invola tutto solo verso Montipò che trafigge alla sua sinistra.
Sembra l’inizio di un apoteosi. Al 30’ e al 32’ prima Pasalic e poi Koopmeiners si rendono pericolosi, ma Montipò c’è e sventa. Al 34’ De Ketelaere tira in porta, la palla deviata da Magnani diventa pericolosa, ma Montipò c’è.
Poi, come detto, al 40’ è successo qualcosa, perché l’Atalanta deve avere mollato mentalmente. Anche Gasperini in conferenza stampa a fine partita ha ammesso di aver pensato: “Speriamo di fare il terzo gol così risparmiamo energie per giovedì”. E il Verona ha preso campo.
In tribuna si è avvertito il pericolo. Attenzione perché se il Verona la riapre poi sono dolori. E infatti la ripresa è iniziata con il Verona all’assalto. Baroni nel frattempo ha operato un cambio mettendosi a due a centrocampo e portando Dani Silva più vicino a Folorunsho. Così facendo, con un 4-2-3-1 ha creato più equilibrio e compattezza alla squadra.
La velocità di Noslin metteva in difficoltà Toloi. Ma al 55′ De Ketelaere ha avuto una clamorosa occasione, che non riusciva a concretizzare. Sulla ripartenza al 56’ Lazovic ricevuta palla da Noslin, con un tiro piazzato, su cui Carnesecchi non ha potuto nulla, accorciava per il Verona.
Le energie dei gialloblù raddoppiavano e dopo 4 minuti hanno raddoppiato anche le reti. Su un cross in area di Centonze, Carnesecchi accennava all’uscita ma si fermava in attesa che gli arrivasse la palla tra le braccia, ma Noslin bruciava tutta la linea atalantina (ferma) e con la punta riusciva ad anticipare il portiere atalantino. 2-2.
Gasperini operava i cambi per poter sfruttare l’ultima mezz’ora che è diventata di fatto un duello tra Miranchuk e Montipò, vinto da quest’ultimo con alcune parate strepitose.
Alla fine è rimasto solo un punto che non permette alla Dea di rosicchiare i punti in questa giornata a nessuno, visto che tutte le grandi e tutte le squadre che hanno disputato l’Europa hanno pareggiato, in attesa del recupero della Roma con l’Udinese.
“Non è la prima volta – dice Gasperini a fine gara – che in pochi minuti subiamo dei gol e compromettiamo il risultato. Le partite sono complicate e non possiamo pensare di dominare per 90 minuti una gara come abbiamo fatto nel primo tempo col Verona. Ma alla fine se guardiamo la prestazione, quella c’è stata”.
Piano piano la Champions sembra scivolare via (otto punti sulla quarta sembrano tanti a questo punto) e ancora una volta il campionato sta dicendo che la dimensione reale per questa squadra sia di nuovo l’Europa League. Ma giovedì è già tempo di un nuovo capitolo e speriamo che sia quello giusto.
ATALANTA-HELLAS VERONA 2-2
Reti: 13′ Scamacca, 18′ Éderson, 56′ Lazovic, 60′ Noslin.
Atalanta: Carnesecchi 6.1, Toloi 6.2 (64′ Kolašinac 6.3), Hien 6.8, Djimsiti 6.2, Holm 6.8 (82′ Hateboer 6.6), Éderson 7.3, Pašalić 6.8, Ruggeri 7.6, Koopmeiners 7.4, De Ketelaere 6.8 (64′ Miranchuk 6.4), Scamacca MVP 8.3 (64′ Lookman 6). A disposizione: Musso, Rossi, El Bilal, Bakker, Adopo, Bonfanti. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.76.
Hellas Verona: Montipò 7.5, Centonze 7 (90′ Tchatchoua 6), Magnani 7, Dawidowicz 6.6, Cabal 6.8, Dani Silva 6.5, Folorunsho 7.1 (90′ Coppola 6), Suslov 6.2 (77′ Vinagre 6.4), Noslin 7.2, Lazovic 7.6 (77′ Mitrovic 5.9), Bonazzoli 5.9 (59′ Swiderski 6). A disposizione: Chiesa, Perilli, Belahyane, Tavsan, Henry, Charlys, Cisse. Allenatore: Marco Baroni 6.59.
Arbitro: Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata.