Dopo le dimissioni nei giorni scorsi di Paolo Dal Pino da presidente di Lega di Serie A, all’interno del Consiglio della stessa Lega si era venuto a creare un vuoto. Per statuto, in caso di dimissioni del presidente, le funzioni vengono svolte dal vicepresidente. Posizione che non era mai stata colmata nell’assemblea dei club. Questa mattina, il “buco” è stato riempito e le cose sono andate a posto.
Ora il vicepresidente c’è e per i bergamaschi è di tutto rispetto. Si tratta dell’amministratore delegato dell’Atalanta: Luca Percassi, figlio del presidente Antonio Percassi, già consigliere di Lega.
Ma ci si chiede: perché vice e non presidente? La risposta sta nello statuto attuale che dice: “Il presidente e l’amministratore delegato devono essere necessariamente indipendenti, soggetti – cioè – che non abbiano alcun rapporto a qualsiasi titolo con le società associate e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle società associate e/o con il gruppo di appartenenza delle società associate e/o con altra Lega professionistica”. Quindi non era possibile nominarlo presidente, per il ruolo e la posizione che occupa Luca Percassi nella società Atalanta. Ma se il vice ne fa le veci, basta non nominare il presidente e la funzione è come se fosse la stessa. E se la votazione è stata unanime significa che tutti ritengono Luca Percassi meritevole di guidare la Lega come fosse un presidente. Almeno fino a che non finirà questa emergenza.