Giorgio Kudinov
Il ct russo Stanislav Cherchesov ha riunito i gemelli Miranchyuk in Nazionale. Dopo la convocazione, Aleksey ha segnato lo splendido gol contro l’Inter. “Oltre al gol mi è piaciuta la sua determinazione – dice – Aleksey si è calato bene in una partita così difficile e impegnativa. Il gol va bene sempre, ma certe cose valgono ancora di più, almeno per me”.
Sapeva già che Miranchyuk avrebbe debuttato in serie A prima di andare in Nazionale?
“Non ne avevo parlato nè con il ragazzo, nè con Gasperini, che ho sentito una volta sola, al telefono. Non ci siamo mai incrociati dal vivo. In ogni caso, il tecnico del club fa le sue valutazioni, io faccio le mie. Aleksey aveva saltato due precedenti ritiri per l’infortunio, adesso sta bene e può aiutare la Nazionale. La concorrenza all’Atalanta gli fa bene, in Nazionale diventerà piu cattivo e motivato. E sono convinto che per Aleksey è molto importante far parte del nostro gruppo. Lui può aiutare noi, noi possiamo aiutare lui”.
Aleksey subito titolare, contro la Moldova. Com’e andato?
“Ha giocato quasi 70 minuti. Ha iniziato bene e nel primo tempo è stato uno dei migliori. Nella ripresa Aleksey è calato, si vede che non ha per ora tutti i 90 minuti nelle gambe, gli serve ancora un pò di tempo per tornare al massimo. Spero che, dopo la partita con l’Inter, potrà giocare di più nell’Atalanta. Per rendere al massimo deve ritrovare il ritmo partita”.
Qual è, secondo lei, la sua posizione ideale sul campo?
“Può coprire diversi ruoli, e cioé fare la seconda punta, il trequartista, anche l’esterno. Ogni allenatore ha la sua visione di gioco, ha le sue idee ed i suoi pensieri. La posizione ideale del giocatore, che fosse Miranchyuk o un altro, è quella che lo rende più utile all’allenatore, alla squadra. Quello che può andare bene per me, può non essere utile per Gasperini, e viceversa. E’ normale”.
Le piacerebbe venire a vedere Miranchyuk a Bergamo?
“Certo. Sia in partita sia, e soprattutto, in allenamento. Il metodo di lavoro dell’Atalanta mi intrigava ancora prima che Miranchyuk venisse al Bergamo, figuriamoci adesso! Spero di venire a Zingonia e tornare allo stadio dove avevo debuttato da giocatore nelle coppe internazionali (Atalanta-Spartak 0-0, 13 settembre 1989). Mi dicono che oggi lo stadio di Bergamo è molto più bello. Ma io sono uno di vecchio stampo, mi andava bene anche il vecchio Comunale, dove ho giocato 30 anni fa contro Caniggia, Prandelli, Stromberg! Sara’ perché da giocatore odiavo stare in tribuna o in panchina e oggi mi tocca proprio quello”.