Otto nerazzurri agli ottavi

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Eugenio Sorrentino

L’Atalanta è tra le squadre che ha fornito più calciatori alle rose delle Nazionali partecipanti alla fase finale del campionato europeo. E questa è già una bella soddisfazione, il riscontro di un gioco che ha fatto proseliti e promosso pedine che con Gian Piero Gasperini hanno conosciuto una evoluzione tecnica e tattica, puntualmente emersa nelle gare della fase a gironi. Dei nove della rosa atalantina distribuiti in otto selezioni, solo Miranchuk ha fatto già ritorno a casa dopo la fase a gironi. Tuttavia, l’attaccante russo può essere soddisfatto della sua prova, che in occasione della partita vinta con la Finlandia si dice abbia mandato in sollucchero il suo allenatore di club con la giocata maturata in gol e valsa l’unica vittoria del ct Stanislav Čerčesov, non sufficiente a evitare l’eliminazione. Per Gasperini come Luca Percassi, la prossima stagione sarà quella della definitiva consacrazione. I suoi avversari sanno, ormai, che gli basta la classifica mattonella, un fazzoletto di terreno, per mettere a frutto il suo micidiale sinistro.

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Sono rimasti in gioco, così, otto nerazzurri agli ottavi, distribuiti in sette Nazionali, che la formula degli accoppiamenti ha risparmiato dagli scontri diretti. I primi a tornare in campo nella fase a eliminazione diretta sono stati Joakim Mæhle, autore del terzo di quattro gol della sua Danimarca al Galles, e Matteo Pessina, nuovamente decisivo nei supplementari del match con l’Austria con il secondo gol in azzurro. E’ stata poi la volta di Marten de Roon, che con la maglia orange ha abdicato a favore della Repubblica Ceca. Nel prosieguo la Croazia di Mario Pašalić opposta alla Spagna e la Svizzera di Remo Freuler nello scontro con la Francia. A chiudere, la Germania di Robin Gosens a Londra contro l’Inghilterra e l’Ucraina di Ruslan Malinovskyi che ha come avversaria la Svezia.

Oltre a Miranchuk, altri tre atalantini sono andati in gol nella fase a gironi: Gosens, che ha firmato il quarto gol al Portogallo suggellando una straordinaria prestazione; Mæhle, autore del quarto gol danese alla Russia, a cui si è aggiunto il terzo al Galles negli ottavi; Matteo Pessina, che dopo aver firmato il gol partita con il Galles si è ripetuto con gli austriaci. Ovvio che per tutti i giocatori partecipanti a Euro 2020 è esperienza internazionale aggiunta che tornerà utile all’Atalanta, che disseminando la qualità dei suoi elementi nelle rispettive Nazionali ne riceve profitto in termini di maturità per alzare ulteriormente l’asticella.