Parte il girone di ritorno e l’Atalanta è profondamente cambiata

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Siamo giunti alla prima giornata del girone di ritorno e sembra passata una eternità. La Sampdoria è stata affrontata a Marassi dall’Atalanta, in apertura di campionato, il 13 agosto scorso e tante cose sono cambiate.

I doriani, allora, erano allenati da Giampaolo (naufragato in un niente di punti) sostituito da Stankovic. Mentre l’Atalanta era in emergenza difensiva con Palomino sospeso per la vicenda doping (poi andato assolto) e con Demiral infortunato. L’attacco era formato da Pasalic dietro le due punte Muriel e Zapata. Quest’ultimo si era presentato in buona forma, mentre Muriel aveva cincischiato la sua parte. Pasalic è l’uomo che non tradisce mai, è da sempre una certezza.

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Oggi (la gara sarà diretta da Doveri) mancheranno Palomino (un’altra volta, ma questa volta per infortunio) e Zappacosta (ricaduta muscolare). Zapata si sta riprendendo da un risentimento e Muriel sembra un po’ più in palla. Entrambi, però, partiranno dalla panchina. Mentre l’attacco è completamente rivoluzionato. L’Atalanta con il suo 4-3-3 oggi propone in attacco Boga-Hojlund-Lookman (gente prolifica di gol e di assist). Di là non c’è più Caputo, tornato a Empoli, di qua non c’è più Malinovskyi, andato al Marsiglia.

La partita ad agosto finì 0-2 per i nerazzurri (gol di Toloi e Lookman) con qualche regalo concesso dal Var. L’ingresso al 68′ di Lookman lasciò una bella impressione. Invece, il tanto atteso Ederson non potè giocare per infortunio ed è ancora alla ricerca della sua miglior posizione in campo. Non era stata una vittoria netta. Mentre oggi i tifosi si aspettano fuochi d’artificio. Anche perché c’è da festeggiare il 65° compleanno di mister Gasperini, il quale ha riferito in conferenza stampa che a Boga chiede di essere più vicino alla porta, di saltare gli avversari con i suoi dribbling ubriacanti, di procurarsi qualche punizione o rigore. Insomma, da Boga il mister vuole più concretezza. E se vuole diventare un crack sarà meglio che gli dia ascolto, così come dia ascolto a De Roon che gli ha consigliato di non andare a cercarsi anche il quarto dribbling.