Malore fatale per Umberto Inselvini. Addio al massaggiatore di Pantani e Nibali

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di Marco Cangelli
Un lampo a ciel sereno ha squarciato il ritiro dell’Astana Qazaqstan in corso ad Altea. Un infarto si è portato via Umberto Inselvini, storico massaggiatore del team kazako e della Nazionale Italiana, noto per aver seguito numerosi campioni del ciclismo tricolore come Claudio Chiappucci, Marco Pantani, Damiano Cunego, Alessandro Petacchi e Vincenzo Nibali.

Residente da diversi anni a Mozzo, il 64enne bresciano si trovava in Spagna per preparare la partenza verso il Saudi Tour al via il prossimo 30 gennaio quando poco dopo pranzo si è fermato e ha spiegato ai colleghi di non sentirsi molto bene.

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Un malore che si è rivelato fatale per Inselvini, che ha lasciato un profondo vuoto nel mondo delle due ruote che lo accolse da corridore all’età di 13 anni consentendogli di raggiungere la categoria dilettanti dove si è imposto nel Giro delle Valli Aretine e in una tappa della Settimana Bergamasca.

Dopo aver chiuso nel 1981 la carriera da atleta, tre anni dopo ha iniziato con la professione di massaggiatore approdando nel 1985 fra gli élite, dove ha lavorato con Malvor-Bottecchia-Vaporella, Gewiss-Bianchi, Carrera, Roslotto, Riso Scotti, Ballan-Alessio, Fassa Bortolo, Saeco e Lampre.

L’ultima avventura aveva preso il via nel 2013 con l’Astana, dove ha avuto modo di seguire i trionfi nei Grandi Giri di Vincenzo Nibali e i podi di Fabio Aru oltre al trionfo nella Liegi-Bastogne-Liegi di Jakob Fuglsang.