Eugenio Sorrentino
Matteo Pessina, sceso in campo nel secondo tempo dell’amichevole Italia-Estonia (4-0), è diventato il 28esimo atalantino a indossare la maglia azzurra. Il settimo da quando Gian Piero Gasperini allena l’Atalanta e si aggiunge a Gollini e Caldara, ancora sotto la sua guida, Mancini, Caldara e Spianazzola, tutti e tre romanisti, e Petagna, che segna sotto il Vesuvio. Pessina è subentrato a Sandro Tonali al 46’ e Gasperini può essere ben contento di averlo visto giocare in azzurro con altri due prodotti della cantera di Zingonia, gli interisti Alessandro Bastoni e Roberto Gagliardini, lanciati nella sua prima stagione sulla panchina bergamasca. La convocazione e l’esordio di Pessina rappresentano sicuramente un premio alla passata stagione disputata dal centrocampista con la maglia del Verona. Ripresosi dall’infortunio patito nell’ultima giornata del campionato scorso (lussazione traumatica della rotula del ginocchio sinistro), Pessina ha dimostrato padronanza e buona condizione atletica nelle ancora limitate apparizioni tra campionato (32’ effettivi) e Champions (in campo 47’). E’ certamente un valore aggiunto allo scacchiere di Gasperini e una pedina che potrà rivelarsi fondamentale negli schemi e negli interscambi di Roberto Mancini. Sul profilo Instagram di Matteo Pessina, nel post pubblicato all’indomani dell’esordio di azzurro, si legge: “C’è un sogno nel cuore di ogni bambino che inizi a giocare a pallone: indossare la maglia dell’Italia, cantare l’inno a squarciagola, segnare il goal decisivo nella finale dei mondiali. Ieri ho realizzato un pezzo di quel sogno, pensando a tutti i sacrifici fatti per arrivare fin qui e all’immenso onore che ho provato ad indossare la maglia azzurra“. Onore ed emozione che ha provato Gollini il 15 novembre 2019, quando è subentrato a Donnarumma nei minuti finali della gara vinta in Bosnia 3-0 e valida per la qualificazione all’Europeo. Gollini si candida a ruolo di terzo portiere nella selezione dell’Italia a Euro2021. Pessima è lì, in seconda fila, ma se dovesse essere impiegato con una certa continuità nell’Atalanta e soprattutto convincere in termini di rendimento, inteso come qualità e quantità di gioco, potrebbe essere presto in considerazione qualora altri giocatori presenti nella lunga lista del ct Mancini non fornissero adeguate garanzie nell’imminenza della fase finale del campionato europeo. Chi attende di guarire e riproporsi è Cristiano Piccini, tre presenze in azzurro tra ottobre 2018 e marzo 2019, l’ultima da titolare.