Quando c’è da fare sul serio questa Atalanta non fallisce mai. E il merito è tutto di Gasperini. Non c’è che dire. Il mister, difronte a tutte le problematiche di questi giorni, adatta il suo gioco ai nuovi che gli sono stati messi a disposizione. E il risultato lo si è visto subito. Brescianini e Retegui hanno realizzato due gol a testa e a fine gara i nerazzurri escono dallo stadio di via del Mare con una vittoria squillante.
Come accade spesso Gasperini sorprende tutti e mette in campo una formazione che nessuno aveva previsto. Prima sorpresa riguarda il portiere. In porta, infatti, ci va Musso e non Carnesecchi. La conferma di Musso è ripagata con un clean sheet in cui il portiere argentino ha messo del suo parando ogni cosa quando è stato chiamato in causa.
La seconda sorpresa riguarda la fase difensiva. Con Kolasinac out, tutti hanno pensato che sarebbe toccato a Godfrey. Evidentemente Gasperini non si è fidato fino in fondo di questa mossa e ha arretrato sulla linea dei centrali De Roon, il più collaudato di tutti, a formare la linea insieme a Hien e a Djimsiti. Anche di fronte alla velocità di Dorgu i difensori nerazzurri non si sono mai fatti sorprendere.
Ultima sorpresa riguarda l’esordio di Brescianini, messo sulla linea con De Ketelaere (il primo a sinistra, il belga a destra) alle spalle di Retegui. In mezzo al campo accanto a Ederson Gasperini ha messo Pasalic, che ormai è diventato tuttocampista e gioca bene in ogni zona del campo dove il mister lo mette. I due hanno macinato più di 10 chilometri a testa, hanno dato una sostanza incredibile al centrocampo e con le loro giocate di qualità, insieme al regista d’attacco De Ketelaere, hanno messo in difficoltà la squadra di Gotti.
Infine Retegui, l’unico atteso all’esordio in campionato. Con l’ex genoano in campo Gasperini ha chiesto ai suoi quinti Ruggeri e Zappacosta di mettere cross in area e Retegui ha ripagato da par suo. Lui di testa è veramente forte.
Il Lecce è partito fortissimo e per mezz’ora ha messo in difficoltà l’Atalanta che, una volta studiata la situazione, ha cominciato a guadagnare campo e a dominare il gioco e la partita. Il Lecce è sembrato più reattivo soprattutto sulle seconde palle, ma l’Atalanta è sempre stata attenta e una volta che il Lecce è calato atleticamente un po’, non c’è più stata storia.
Questa squadra ha lanciato un segnale fortissimo al campionato e a se stessa. Dal 23’ è cominciato un carosello di azioni, anche spettacolari, che hanno portato la squadra bergamasca a vincere per 4-0. Al 23’, infatti, Zappacosta raccoglie al volo un cross da angolo di Ruggeri e manda la palla fuori poco.
Un minuto dopo, al 24’ CDK sfiora il gol due volte. La prima occasione arriva di testa, colpisce a botta sicura un cross di Ederson, ma Falcone è bravo a respingere, mentre si sta rialzando colpisce di nuovo al volo, questa volta di piede, la palla che esce di poco.
Al 26’ è ancora Zappacosta a sciupare un gol sempre su cross di Ruggeri. Il classico gioco da quinto a quinto che non si vedeva dai tempi di Gosens-Hateboer.
Il Lecce si affaccia dalle parti di Musso al 34’ con Dorgu che sciupa malamente.
Al 35’ Zappacosta mette un cross perfetto per Retegui che di testa impegna Falcone, sulla respinta Brescianini è bravo a ribadire il tap in in porta. È il primo gol dell’ex frosinate in maglia nerazzurra.
Al 45’ è Ruggeri a mettere un bellissimo cross in area e Retegui salta tra Baschirotto e Gallo e buca Falcone che non può nulla. Un pezzo di bravura. Una caratteristica che all’Atalanta mancava da un po’.
Al 54’ una grande azione della Dea che si sviluppa tra CDK-Retegui ed Emerson che va al tiro fuori di poco. Ma durante l’azione Retegui subisce uno step on food e il Var richiama Massa che decreta il rigore. Calcia il centravanti che con freddezza fa sedere Falcone e poi lo batte centralmente. L’attaccante fa doppietta e rende tutti felici.
Al 66’ Pasalic imbuca Brescianini che va a firmare il secondo gol personale. Così i neo acquisti calano il poker. Da lì in poi è solo gestione e Gasperini ruota un po’ di giocatori e fa esordire alcuni giovani U23 come Cassa.
Si attendono conferme, ma questa Atalanta è già bene impostata e in attesa delle guarigioni e di una serenità post mercato si preannuncia un’altra stagione da urlo.