San Paolo d’Argon, in mostra la collezione di 250 maglie. È la storia dell’Atalanta

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Il chiostro grande del monastero benedettino di San Paolo d’Argon per una notte si è vestito di nerazzurro. Entri e ti trovi avvolto dalla storia dell’Atalanta spiegata in duecentocinquanta maglie. Dalla Champions alla Serie C. Passeggiare sotto il porticato fra tutte quelle maglie e vedere i nomi dei giocatori o ricordare le partite fa venire un po’ di emozione, mista a nostalgia. Quanti ricordi vissuti allo stadio o davanti alle radioline di Tutto il calcio minuto per minuto o alla più recente pay tv per vedere le gesta internazionali.

Come una seconda pelle

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La notte bianca di San Paolo d’Argon si illumina delle sgargianti tonalità dei tessuti delle maglie multicolori e dei gagliardetti atalantini.

L’idea nasce da Bruno Arsuffi, collezionista, che parlando con il sindaco di San Paolo d’Argon di questa sua passione trova l’accordo per realizzare una mostra mai vista prima. Accende l’interruttore tra il gruppo di amici collezionisti ed ecco che una decina di loro aderisce all’idea e nasce la mostra.

Come una seconda pelle
Da sinistra: Bruno Arsuffi, Kevin Colombo, Ivan Finazzi e Cristian Pesenti

Quattro di loro: Ivan Finazzi, Kevin Colombo, lo stesso Bruno Arsuffi e Cristian Pesenti portano in dote centinaia di maglie. “Non c’è rivalità o gelosia fra di noi – dice Kevin Colombo -. La collaborazione è quella di un gruppo di amici che condividono la stessa passione: quella raccogliere maglie”.

Ma come nasce questa passione per la collezione delle maglie?Innanzitutto – dice Ivan Finazzi – la passione nasce per la squadra. Ho frequentato la curva Nord per anni. Ho fatto moltissime trasferte. Da lì, poi, la voglia di possedere anche la maglia”.

È come una seconda pelle. Proprio come il titolo che viene dato a questa mostra.

Come una seconda pelle

Ovviamente le maglie non sono quelle acquistate negli store, ma devono essere quelle giocate. La maglia del collezionista è quella sudata sempre. E per evitare che non siano farlocche “noi collezionisti andiamo alla ricerca dei dettagli. Guardiamo le fotografie delle partite giocate e le confrontiamo con la maglia. La stessa macchia di sporco, lo stesso stemmino che magari nel secondo tempo è stato cambiato. Siamo un po’ esagerati, ma altrimenti non si fa collezionismo”.

I giocatori per ogni partita hanno tre maglie. Quindi in giro non ce ne sono molte. Ovviamente le più ricercate sono quelle delle partite particolari. E da quando l’Atalanta ha partecipato alla Champions League il costo è andato aumentando. La ricerca diventa spasmodica e i pezzi introvabili. C’è un mercato dei collezionisti e quando parte un’asta di beneficenza sono tutti lì pronti a parteciparvi. Il costo medio di una maglia va da 250 euro ai 500 per una maglia della Champions.

Come una seconda pelle

Tra i visitatori sotto i portici del monastero si sono incontrati appassionati di calcio, ex giocatori e altri collezionisti. Qualcuno porta qualche cimelio personale come maglie o palloni. Altri arrivano per fare “affari”. Abbiamo potuto strappare il segreto di un signore che ha acquistato la maglia di Ilicic, quella della partita contro il Valencia. Il costo? “Non ve lo posso dire. Ma datemi un posto dove poter dormire questa notte, perché quando mia moglie scoprirà l’ammanco dal conto corrente mi caccerà di casa”, dice sarcasticamente, ma non troppo.

Perché per tutti i collezionisti il problema principale è la moglie. Intanto in casa l’armadio per conservare le maglie è off limits e questo già dà molto fastidio alle donne. Ma anche il costo per l’acquisto delle maglie non è un problema secondario per l’economia familiare.

 

Come una seconda pelle
Scarpe e pallone Anni Trenta

Ma al di là di queste problematiche personali, ammirare in un solo colpo così tanti anni di Atalanta scorrendo il nome dei giocatori tra Piotti a Ferreira Pinto, da Caniggia a Stromberg, da Pinilla a Bonaventura, da Ilicic a Gomez, Carmona, Inzaghi e Mutti, o ricordare che si è giocato contro il Real Madrid, il Paris Saint Germain e il Manchester City; vedere l’ultima maglia indossata da Bruno l’ultima partita di Serie C con tanto di promozione in Serie B è tanta roba che alterna stati di adrenalina a ricordi indelebili. Ogni visitatore lega un suo ricordo particolare a una particolare partita. E la mostra trasuda di tifo che si intreccia perfettamente tra maglia e visitatore.