Su le mani: l’Atalanta è in Champions per la quinta volta

ATALANTA-ROMA 2-1 - Reti: 9' Lookman, 32' Cristante, 76' Sulemana.

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L’Atalanta batte la Roma e per la quinta volta in sette anni conquista l’accesso alla Champions League. E questa volta il sigillo della vittoria lo pone un giocatore che in tutto il campionato non ha racimolato nemmeno i minuti che formano un’intera partita. Solo alcune sporadiche apparizioni. Pochissime. Ma è stato determinante con due tiri, il secondo dei quali, ha regalato i tre punti all’Atalanta per il terzo posto conquistato aritmeticamente con due giornate di anticipo.

La prima mezz’ora è stata contrassegnata da un’Atalanta meravigliosa, che sembrava dover fare a fettine una Roma che ha impiegato più del dovuto a prendere le misure sulle giocate di un ispirato De Ketelaere con Ederson capace di inserirsi come non mai e con Lookman sempre in agguato. Dal suo piede, infatti, dopo soli 9 minuti è arrivato il tiro a incrociare che ha trafitto Svilar per il momentaneo vantaggio nerazzurro.

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Due minuti dopo Ederson con una magia si libera per il tiro che scaglia però alto sopra la traversa.

Kossounou è sembrato la nota stonata di un’orchestra che stava suonando all’unisono. Da un suo errore (durante la partita ne farà diversi, soprattutto quando si intestardisce al dribbling) manda Koné al tiro, deviato in angolo. Con il passare dei minuti Koné si impone in un centrocampo affollato sempre pronto a spingersi in avanti e combattendo su ogni palla con la sua fisicità.

Sulla ripartenza da un calcio d’angolo l’Atalanta sciupa una grossa occasione, come quella accaduta al 23’ con De Ketelaere che ha sul piede la palla per il gol da distanza ravvicinata, ma il suo tiro è troppo centrale e Svilar respinge, Retegui è pronto alla ribattuta, ma invece della precisione cerca la potenza e la palla finisce in tribuna.

Alla mezz’ora l’inerzia della partita cambia. Cristante combatte come un leone e cerca di mettere ordine alle giocate della Roma, che comincia a farsi pericolosa. Al 32’ da un cross di Soulé al centro dell’area pesca Cristante che con la nuca mette fuori causa De Roon e infila Carnesecchi.

Pian piano la Roma prende campo e l’Atalanta non è più così pimpante come nella prima mezz’ora, anche perché Ranieri invita i suoi a stare calmi tutti dietro la linea della palla pronti a ripartenze veloci con Soulé e Shomurodov che mettono in difficoltà di volta in volta Zappacosta e Djimsiti.

All’inizio della ripresa la partita prende una piega diversa. L’Atalanta appare più involuta. Le giocate non fluiscono come nel primo tempo. E i nerazzurri cercano giocate individuali più che di squadra. Al 56’ Bellanova si mette in proprio e va alla conclusione, che finisce fuori.

Al 63’ l’episodio che ha mandato in bestia Ranieri e tutti i giallorossi in campo, fuori e i tifosi che hanno seguito la partita davanti al televisore. Koné entra in area contrastato da Pasalic, che si ferma per non entrare in contatto con l’avversario romanista. Koné sembra andare a cercare la coscia di Pasalic e cade fragorosamente a terra. Per Sozza è rigore. Dalle tribune sembra rigore. Dal replay televisivo si nota come Koné un po’ di furbizia ce la mette e il Var richiama Sozza sulla sua decisione e toglie il rigore. Apriti cielo.

L’Atalanta scampato il pericolo va alla ricerca del gol della vittoria. Al 69’ Ederson viene lanciato nello spazio, la palla arriva a Sulemana (subentrato al posto di Pasalic) tira da fuori e la palla viene deviata in angolo, ma di poco.

Al 76’ il secondo tentativo di Sulemana con un inserimento da dietro dopo una giocata di Lookman colpisce e fa gioire tutto lo stadio. Una liberazione.

Il pubblico della Nord, che per rispetto della morte del povero Claris, non ha volutamente tifato con i soliti cori, si lascia un po’ andare e urla tutta la sua gioia. Gasperini è lodato e osannato, invitato (ricambiata) a saltare con la curva.

I giocatori si radunano in cerchio in mezzo al campo a festeggiare quello che è stato un traguardo non scontato e di pregevole fattura.

ATALANTA-ROMA 2-1

Reti: 9′ Lookman, 32′ Cristante, 76′ Sulemana.

Atalanta: Carnesecchi 6.2; Kossounou 5.8, Djimsiti 7.9, De Roon 7.5; Bellanova 6.3 (83′ Ruggeri 6.1), Pašalić 6.4 (68′ Sulemana 7.1), Éderson 7.6, Zappacosta 6.4; De Ketelaere 6.9 (68′ Samardžić 6.2), Retegui 6.6 (88′ Maldini 6.1), Lookman 7.9 (88′ Brescianini 6.1). A disposizione: Rui Patrício, Rossi, Comi, Riccio, Bernasconi, Obrić, Idele. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.68.

Roma: Svilar 5.7; Celik 6.2, Mancini 6.8, N’Dicka 6.3; Rensch 6.3 (76′ Pisilli 5.9), Cristante MVP 8.1, Koné 7.1 (86′ El Shaarawy 6), Angelino 6.5; Soulé 7.2, Dovbyk 6.4 (86′ Saelemaekers 6.3), Shomurodov 6.6 (86′ Baldanzi 6). A disposizione: De Marzi, Marcaccini, Abdulhamid, Hummels, Paredes, Dybala, Nelsson, Gourna-Douath, Salah-Eddine. Allenatore: Claudio Ranieri 6.50.

Arbitro: Simone Sozza della sezione di Seregno; IV ufficiale Giuseppe Collu della sezione di Cagliari, V.A.R. Rosario Abisso della sezione di Palermo.