Se la partita col Napoli voleva essere la misura del valore dell’Atalanta la risposta è stata a due facce. La partita è stata vissuta da un primo tempo dove il Napoli è stato superiore tecnicamente e tatticamente all’Atalanta in cui si è sentita parecchio la mancanza di De Roon in mezzo al campo. Seguito da un secondo tempo dove i nerazzurri hanno giocato alla pari col Napoli e per venti minuti gli sono stati anche superiori. Ma se a questo Napoli, già forte di suo, fai regali allora la partita non la vincerai mai.
La velocità, la proprietà di palleggio, la capacità degli inserimenti degli uomini di Mazzarri (anche se questa squadra è ancora figlia di Spalletti) sono situazioni che vanno a memoria. Di Lorenzo si mangia Bakker ogni volta. De Ketelaere non riesce a ingranare e a trovare posizione. Il solo Lookman dimostra vivacità, ma da solo non può fare molto. Per il resto la situazione dei nerazzurri è di prudenza. Più attenti a non farsi sorprendere dalle imbucate del Napoli rinunciando all’aggressione alta come suo solito. Ogni uomo è attenzionato in ogni zona del campo. Così quello che si vede è un Napoli che domina la gara e che va in gol in due circostanze ed entrambe allo stesso modo: di testa. La prima, però, trova Rrahmani in fuorigioco di pochi centimetri e il gol viene annullato.
Poi c’è l’episodio della distorsione alla caviglia di Zappacosta costretto ad uscire proprio nel momento in cui il Napoli ha conquistato un angolo. Entra Hateboer, nemmeno il tempo di posizionarsi che Di Lorenzo su azione seguente piazza una palla al centro dell’area dove Kvaraskhelia e Anguissa si liberano e chiamano palla. Scalvini se li perde e nessuno va a contrasto. Il georgiano napoletano con un colpo di testa si riprende quanto tolto dal Var pochi minuti prima.
Il primo tempo sta per scadere. L’Atalanta si butta rabbiosamente in avanti e Hateboer mette un cross sul secondo palo, Koopmeiners colpisce di testa a pochi centimetri dalla porta, ma lì c’è Gollini che fa buona guardia.
Si va al riposo e ci si attende che Gasperini cambi qualcosa. Così non va. Infatti il mister atalantino toglie Bakker (poco incisivo, dalle sue parti gravitano sia Di Lorenzo che Politano) e inserisce Ruggeri. È la mossa della svolta. Ruggeri spinge, spinge e spinge. E crossa. E si capisce perché Bakker siede solitamente in panchina.
Passano otto minuti e un cross di Hateboer pesca il più piccolino dei nerazzurri in area che salta e batte Gollini. È il gol del pareggio. Meritato.
Poi l’Atalanta sale di livello contestualmente a un calo fisico del Napoli che non riesce a reggere lo stesso ritmo. Si ha la sensazione che l’Atalanta ce la possa fare. In effetti il gol del 2-1 lo trova, ma l’imbeccata di De Ketelaere per Pasalic era in fuorigioco. L’urlo dello stadio viene strozzato in gola.
Poi al 79’ arriva il fattaccio. La difesa vuole uscire palla al piede, ma il Napoli pressa. Si gioca all’indietro finché la palla viene data a Carnesecchi che la rinvia maluccio mettendola sui piedi di Lobotka, che la dà a Osimehn rimasto solo; gli va a contrasto Bonfanti costretto a lasciare la marcatura di Elmas, ma Osimehn in allungo è bravo a dare la palla al compagno che tira angolatissimo sul palo di destra che Carnesecchi non riesce a intercettare.
È la fine. Da lì in poi ogni tentativo è appannaggio del Napoli che si limita a perdere un po’ di tempo e a gestire i minuti finali senza rischiare nulla.
A fine gara Gasperini lancia un messaggio chiaro: “Se giochi alla pari con una grande e poi butti tutto alle ortiche per un errore, vuol dire che dobbiamo alzare il livello nei diversi ruoli”. Come dire, va bene essere l’Atalanta, ma se vuoi vincere devi avere in squadra i campioni.
Il ballo dei portieri dunque continuerà e ora sarà la volta di Musso fino al prossimo errore. Ma adesso testa allo Sporting Lisbona, giovedì l’appuntamento è di quelli tosti e importanti.
Atalanta-Napoli 1-2
Reti: 44’ Kvaratskhelia, 53’ Lookman, 79’ Elmas.
Atalanta: Carnesecchi 5.9; Scalvini 7.1, Djimsiti 6.5, Kolasinac 6.3 (76’ Bonfanti 5.9); Zappacosta 6.4 (33’ Hateboer 7.4), Ederson 6.9, Pasalic 6.7, Bakker 6.4 (46’ Ruggeri 6.6); Koopmeiners 6.2, De Ketelaere 6.4 (83’ Muriel 6.2), Lookman 7.4 (83’ Scamacca 6.1). All. Gasperini 6.53.
Napoli: Gollini 6.9; Di Lorenzo MVP 8.2, Rrahmani 6.6, Natan 6.4 (78’ Ostigard 6.2), Olivera 6.5 (39’ Juan Jesus 6.5); Anguissa 6.2, Lobotka 6.8, Zielinski 6.6 (78’ Kajuste 6.2); Politano 6.3 (63’ Elmas 7.1), Raspadori 6.7 (64’ Osimhen 6.8), Kvaratskhelia 7.7. All. Mazzarri 6.72.
Arbitro: Mariani.