Un’Atalanta accorta, di grande applicazione, con grande attenzione e senza sbavature si è presentata all’appuntamento con la Roma per sottrargli altri tre punti, oltre quelli già presi all’andata all’Olimpico. La squadra di Gasperini è in ottima forma. Zapata su tutti. Il colombiano sta tornando su livelli alti, almeno dal punto di vista atletico, gli manca solo il gol. Duvan è stato un punto di riferimento per tutta la squadra. Combatte come un leone, sa tenere palla, in area non lo si sposta e offre cioccolatini ai compagni, come quello servito a Pasalic, che è valso il primo gol.
Gasperini con Zapata, Pasalic, Koopmeiners, Ederson e De Roon sembra abbia trovato la chiave per dare un volto solido a questa squadra. Maehle e Zappacosta sugli esterni e con Sportiello in porta a dare sicurezza al reparto difensivo Toloi, Djimsiti, Scalvini.
“Con la Roma serviva fisicità e tecnica perché loro sono una squadra forte”, ha detto a fine partita il mister nerazzurro, alla domanda che con una punta in meno e un centrocampista in più, si sono trovati addirittura tre gol.
Koopmeiners e Zappacosta hanno corso molto, coprendo più di 12 chilometri a testa (e non è poco). L’Atalanta nel suo complesso ha corso molto: 114 chilometri, tre più dei 111 della Roma.
Se alla vigilia si temeva questa Roma, ora, dopo la vittoria, l’autostima dei ragazzi di Gasperini è salita a mille e ogni ostacolo è diventato superabile. Tanto che a fine partita, quando qualcuno ha fatto notare a Gasperini che in tribuna c’era Juric a studiare il prossimo avversario, il mister nerazzurro gli ha lanciato la sfida: “Se vinciamo a Torino, allora la corsa alla Champions per l’Atalanta si fa intrigante”. Ma Juric non ha bisogno di stimoli per entrare nel clima. A Torino sarà un’altra battaglia, come lo è stata quella con la Roma.
La partita è stata spigolosa, a tratti brutta e si è perso molto tempo. Soprattutto nel primo tempo. Gli unici spunti degni di nota sono arrivati dalla destra e sempre con Ederson. In un paio di occasioni è riuscito a saltare l’uomo e a mettere palloni interessanti in mezzo all’area per la testa degli attaccanti nerazzurri. Il primo è stato neutralizzato da Rui Patricio con bravura; il secondo è stato respinto sul fondo da un difensore.
L’Atalanta è rimasta sempre abbastanza coperta. Quasi in attesa delle mosse della Roma. Il possesso palla è stato soprattutto della Roma (63 per cento contro 37 della Dea), ma di tiri in porta verso la porta difesa da Sportiello se ne sono visti pochissimi. Due: uno il gol di Pellegrini e uno il palo colpito sempre da Pellegrini su calcio di punizione dal limite.
Si è giocato soprattutto a centrocampo, dove il piano partita è sembrato essere quello di cercare di intercettare palloni e ripartire in velocità. Infatti, da una palla conquistata con caparbietà da Scalvini e portata avanti dallo stesso sino ai pressi dell’area avversaria è stata poi consegnata a Zapata che con lucidità, prima ha mandato fuori tempo un paio di avversari e poi ha messo una palla deliziosa in area a mezza altezza che Pasalic (meraviglia) ha spedito al volo in fondo al sacco. Si era al 39’.
La difesa della Roma non è sembrata impeccabile. E Mourinho a fine gara ha sottolineato che quando gli viene a mancare Smalling in difesa i risultati delle partite della Roma sono sempre negativi.
Il gol è l’apoteosi di una gara che sino a quel momento ha avuto qualche momento di tensione sugli spalti con i tifosi romanisti a provocare a più non posso. Dal settore dei tifosi ospiti un paio di fumogeni sono stati buttati in curva sud verso i tifosi atalantini. E la cosa è andata avanti per un bel po’. Addirittura uno è stato scagliato in campo dopo il secondo gol atalantino, che ha rischiato di colpire Dybala. In questi casi basta poco perché gli spalti si trasformino in una polveriera.
Il primo tempo finisce con l’Atalanta in vantaggio 1-0. La ripresa è la copia del primo tempo. Stesso atteggiamento, stessa attenzione. Mourinho alla mezz’ora ha rivoluzionato la squadra giallorossa inserendo tutti gli attaccanti che aveva per spingere sull’acceleratore alla ricerca di un risultato positivo. Dentro Dybala, Spinazzola, Matic ed El Sharawi. E più avanti anche Belotti. La qualità della Roma la si vedeva ad ogni azione, ma il muro atalantino ha resistito. Al 73’ Djimsiti ha chiesto il cambio per un pestone preso che lo stava condizionando nella corsa. Entra Palomino proprio nel momento in cui c’è un calcio d’angolo a favore dell’Atalanta. Palomino va con convinzione a colpire il traversone, il colpo di testa è centrale e Rui Patricio riesce a respingere. La palla finisce sui piedi di Toloi che calcia verso la porta e la palla, indirizzata in porta, colpisce un avversario ed entra. È il 2-0.
La Roma non ci sta. Lo sforzo degli uomini di Mourinho produce un gol. Pellegrini sfrutta lo sbilanciamento della squadra atalantina proiettata in avanti; trova uno spazio dove potersi inserire, riceve una palla smarcante e si trova solo al limite dell’area e in libertà batte Sportiello.
Allo stadio passa come una scossa. Sta a vedere che adesso ci aspettano dieci minuti finali da capogiro. Ma un minuto dopo Rui Patricio è vittima di una papera. Una palla lanciata in avanti dall’Atalanta è rincorsa da Koopmeiners contrastato da Ibanez. La palla passa senza che nessuno la tocchi e va verso le braccia di Rui Patricio che se la fa sfuggire dalle mani. Come un falco si avventa Koopmeiners, che ci aveva creduto, e sigla il 3-1. E poi tutti a casa felici e contenti.
Mourinho in conferenza stampa ha sostenuto la tesi che “la sua squadra ha dominato una squadra fresca come l’Atalanta, che non gioca le Coppe. Ha dominato, ma ha perso per degli episodi individuali. Sono supercontento della squadra – ha rimarcato – non sono contento per il risultato”. E tanti saluti.
Atalanta-Roma 3-1
Reti: 39’ Pasalic, 74’ Toloi, 83’ Pellegrini, 84’ Koopmeiners.
Atalanta: Sportiello 6.4; Toloi 8.1, Djimsiti 6.9 (73’ Palomino 6.3), Scalvini 7.6; Maehle 6.7 (82’ Hojlund 6.1), De Roon 6.8, Ederson 7.2 (95’ Soppy 6), Koopmeiners 7.9, Zappacosta 6.7; Pasalic 7.9 (82’ Demiral 6.3); Zapata 7.7 (95’ Muriel 6.2). All. Gasperini 6.9.
Roma: Rui Patricio 4.6; Ibanez 6, Llorente 6.4, Mancini 6.5 (65’ Dybala 5.7); Celik 6.1, Bove 6 (64’ Matic 6.3), Cristante 6.3, Zalewki 6.3 (64’ Spinazzola 6), Solbakken 5.7 (64’ El Sharawi 6.2), Pellegrini 7.6, Abraham 6.4 (81’ Belotti 6.2). All. Mourinho 6.1.
Arbitro: Irrati della sezione di Pistoia.