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TORINO 11.07.2020 JUVENTUS STADIUM/JUVENTUS-ATALANTA SERIE A TIM/SPORT/CALCIO/ATTENZIONE: NO SPORTWEEK/ph Fabio Bozzani/Nella foto GASPERINI

a cura della Redazione

La Zona Mista di Juventus-Atalanta si riduce a un microfono unidirezionale a cui Gian Piero Gasperini affida le sue riflessioni. Inevitabile il sarcasmo sull’episodio del primo dei due calci di rigore (sul secondo nulla da obiettare), che ha visto protagonista De Roon. Nonostante abbia ritratto le braccia, il pallone gli è finito su quello sinistro e, a termine di regolamento, l’arbitro ha fischiato. “Quello di mettere le braccia dietro la schiena lo si fa ai bambini per insegnare a dribblare – osserva il tecnico atalantino – Le metti davanti al corpo al limite. Rigori così ne sono stati dati tanti. Va cambiato il modo di interpretare la regola“. Non una polemica, ma una osservazione oggettiva. Sul fronte della partita, Gasperini riconosce ai suoi giocatori di avere fatto molto bene al cospetto di una grande squadra. “Ho chiesto ai ragazzi di interpretare la gara in previsione della Champions perché incontreremo squadre di questo valore. Con Zapata, Papu Gomez e Ilicic siamo stati in grado di contenere la loro forza d’urto. Sono molto contento della prestazione, ma molto dispiaciuto di non aver vinto“.

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L’allenatore ribadisce poi che il risultato insperabile sarebbe stato arrivare alla Champions per il secondo anno di fila. “La posizione di prestigio, arrivare secondo o quarto, ha il suo valore ma il nostro obiettivo era e resta la qualificazione alla Champions”.

Quando gli fanno notare che senza i punti persi per strada in campionato a inizio stagione l’Atalanta avrebbe potuto lottare per lo scudetto, Gasperini sottolinea che i risultati sono frutto del processo di crescita della squadra nel corso della stagione ma di non avere mai pensato di vincere il campionato né di poterlo fare la prossima stagione. “Noi gli obiettivi li poniamo di volta in volta e disputare la Champions, dove possiamo dare molto fastidio, ha un valore enorme anche sotto l’aspetto economico e questo è un grande traguardo”.

La vittoria avrebbe portato l’Atalanta a -6 dalla Juventus, ma Gasperini ha una visione realistica dello stato delle cose. “Credo che lo scudetto non aveva più storia. Per noi era una gara di grande prestigio e un modo per testarci per quella che sarà la Champions, dove vogliamo fare bella figura“. Infine, i dati statistici. Per Papu Gomez 300esima presenza in A, mentre l’Atalanta segna da 20 partite consecutive. Meglio solo nel 1955-56 quando la serie si fermò a 23.