a cura della Redazione
Il successo maturato a Cagliari assume particolare importanza alla luce dei prossimi impegni, tutti ravvicinati, e la risposta ottenuta dai due esordienti fa ben sperare sull’impiego delle pedine a disposizione. Ma che il risultato in bilico non fosse piaciuto a Gian Piero Gasperini c’era da aspettarselo. Dirà che è mancata un po’ di energia e lucidità, che non si doveva soffrire dopo aver creato tante occasioni e di avere visto emergere un po’ di stanchezza dal punto di vista mentale. L’allenatore alchimista, il quale ha inventato, studiandola con il bilanciere, una formazione inedita e difficilmente pronosticabile, ha ammesso il vantaggio di cui la squadra ha fruito in 11 contro 10 e si è spinto a fare onesta autocritica nel dopopartita, dichiarando di avercela con sé stesso attribuendosi la colpa di avere anticipato un po’ troppo i cambi. “Dovevo aspettare perché sia Muriel che Malinovskyi aveva ancora energie e stavano facendo bene. Invece ho voluto forzare, nella speranza che con Papu e Duvan si potesse fare qualcosa in più. Questo non è avvenuto, tuttavia la vittoria è arrivata ed è stata meritata”. Insomma, non è stata una bella mossa. Chapeau a Gasp, il quale si dice contento per Ilicic, sulla via del pieno recupero. Buona cosa averlo rivisto in campo, in attesa di ritrovarlo al meglio della condizione. I meriti sono poi rivolti alla squadra, che ha disputato 90 minuti a buon livello, e ai due esordienti Sutalo e Tamèze. “Hanno fatto bene entrambi, giocato con buona qualità in una partita assolutamente non facile, dimostrando di poter essere utili. Ci sono altri giocatori importanti tra i ragazzi e vedremo cosa si potrà fare”. Arrivare al secondo posto? “Sarebbe bello, ma prima dobbiamo raggiungere la certezza aritmetica della qualificazione alla prossima Champions. L’obiettivo più importante è riuscire a ritrovare nelle prossime partite il ritmo e la continuità”.
Luis Muriel, più panchina che campo, ma un ampio sorriso stampato sempre sul volto, è arrivato a quota 16 gol in campionato. “Puntiamo in alto, fin dove possiamo arrivare. L’Inter è a un solo punto, la Lazio a cinque. Anch’io dico che l’obiettivo primario è conquistare il diritto a disputare per il secondo anno consecutivo la Champions League. Certo, guadagnare qualche posizione in classifica sarebbe ancora più prestigioso e ci darebbe grande soddisfazione”.