Zona mista Atalanta-Real Madrid

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Federica Sorrentino

Incredibile ma vero. Lo 0-1 non rende giustizia né all’Atalanta, né al calcio, perché conseguenza della visione distorta del direttore di gara che interpreta nel modo più sbagliato la dinamica di un’azione fallosa. Ma il risultato carica di interesse il match di ritorno a Madrid, perché l’esito del doppio confronto resta aperto. Ci credono tutti, allenatore e giocatori, memori di quanto fatto vedere sui campi di Liverpool e Amsterdam. Non senza profonda amarezza, che con il passare dei giorni va fatta diventare energia positiva in vista del capitolo due della storia tra Atalanta e Real Madrid. Quanto detto nel dopopartita al Gewiss Stadium appartiene già alle cronache apocrife, che riportano e sintetizzano il pensiero comune. Una gara guastata, alterata, trasfigurata dal moto d’eccesso dell’arbitro tedesco Stieler, la cui decisione di punire con il rosso la spinta di Freuler a Mendy resterà tra gli episodi più discutibili di sempre. Ci sono le immagini a sentenziare che non si tratta di chiara occasione da gol. Giallo sacrosanto, non di più. Esito di un contrasto che rientra nelle regole del gioco. E che induce Gasperini a una esclamazione al vetriolo, parlando di “suicidio del calcio”. Già, chissà a quale partita avremmo assistito in undici contro undici. Se lo chiedono tutti. Reclamare uniformità nelle decisioni arbitrali è un diritto innegabile. Tanto più nell’era del Var. Qualificazione compromessa? Niente affatto. “Lo zero a zero che stava maturando sarebbe stato meglio, dopo quanto accaduto. Tuttavia, siamo in una botte di ferro, nella migliore situazione possibile, abbiamo un risultato solo a disposizione che è la vittoria. Se ne saremo capaci, realizzando l’impresa, avremo meritato di passare il turno” – chiosa l’allenatore davanti ai microfoni. Nessuno si è nascosto le difficoltà che avrebbero incontrato nell’affrontare i Galacticos. E le dichiarazioni di uno degli ultimi arrivati in casa Atalanta, il danese Joakim Maehle, la dice lunga sullo spirito che anima l’ambiente. “Abbiamo fatto un’ottima gara e continuato a lottare fino alla fine. Abbiamo ancora una possibilità e sicuramente proveremo a sfruttarla. Siamo sotto 1-0, ma possiamo andare a Madrid e segnare. Io ci credo“. Rammarico condito di fiducia per il ritorno da parte di Rafael Toloi: “Peccato per il gol subìto nel finale perché abbiamo giocato e difeso bene anche in inferiorità numerica. La squadra ha avuto grande carattere, dobbiamo pensare a qualificarci a Madrid”.

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