Luca Lembi
Parata di stelle al campo Putti di Bergamo per il Silver Meeting di atletica leggera promosso nella serata del 12 maggio dal Comitato Regionale Lombardia della Fidal e organizzato da Atletica Bergamo 1959 Oriocenter. Tutta l’attenzione era concentrata sulla presenza di alcuni dei più quotati mezzofondisti alla gara dei 5.000 metri, alla ricerca del tempo per i Giochi Olimpici di Tokio. C’erano l’etiope Selemon Barega, vicecampione mondiale a Doha 2019 che vanta un 12’ 43” sulla distanza, il kenyiota Edward Pingua Zakayo, campione mondiale under 20 nel 2018, l’ugandese Chelimo, bronzo ai mondiani under 20 di cross nel 2019 e lo spagnolo Carlo Mayo, campione europeo U23 sui 10.000 nel 2017. Non si è presentato l’altro etiope Hagos Ghebrehiwet, bronzo olimpico a Rio 2016. I pronostici erano per uno degli atleti più quotati. Invece, l’ha spuntata il kenyota Mark Owon Lomuket, classe ’99, con il tempo di 13:01.68 – migliore prestazione mondiale 2021 sui 5000 metri – davanti a Selemon Barega, di un anno più giovane, il quale ha chiuso in 13:02.47 e al ventenne Oscar Chelimo, terzo in 13:06.79. Un esito a sorpresa al termine di una gara spettacolare, una delle più veloci di sempre sui 5.000 metri tra quelle corse in Italia. Sicuramente la più veloce mai corsa nella Bergamasca, come dimostrano i passaggi intermedi: 2’37” ai 1000, 5’15” ai 2000, 7’51” ai 3000, 10’29” ai 4000 e un ultimo giro in 59″. Neppure il vento, che qualche fastidio lo ha dato, è riuscito a penalizzare lo stuolo di mezzofondisti. L’esito della gara e le prestazioni relative consegnano il pass olimpico sia al vincitore Mark Owon Lomuket che agli altri due sul podio, Selemon Barega Oscar Chelimo, che rivedremo a Tokio. La prestazione ha avuto come scenario un impianto che si rileva sempre più adatto alle grandi competizione e certamente avrebbe meritato una cornice di pubblico. La corsa sui 5.000 ha onorato degnamente il ricordo del compianto pioniere di Atletica Bergamo ’59, Dany Eynard, la cui famiglia ha presenziato all’evento ricevendo attestati di gratitudine e una targa ricordo. Una serata di grande atletica che ha salutato il ritorno di Marta Zenoni sui 1.500, distanza corsa l’ultima volta il 14 settembre 2019. La mezzofondista bergamasca ha bene impressionato anche se sul rettilineo finale della gara ha dovuto cedere il passo all’ottocentista azzurra Irene Baldessari, prima con 4’18”37. Marta ha fermato il cronometro sul tempo di 4’20″64, lontano dal personale di 4’09″48, riassaggiando in modo promettente la pista.