Renato Fossani
E’ scattato lo scorso sabato da Monreale, in Sicilia, il Giro d’Italia numero 103, che approderà a Milano dopo 21 tappe domenica 25 ottobre. Mese anomalo per una corsa legata al mese di maggio ma che il mini calendario condizionato dal diffondersi del Covid ha spostato a ottobre, lasciando spazio in settembre al celebre Tour de France. Bergamobici mette in sella cinque baldi giovanotti: Simone Consonni, Fausto Masnada, la matricola Simone Ravanelli, Lorenzo Rota, Davide Villella. Si aggiunge un marchigiano di Fano, Giovanni Carboni, che vive però a Brembate Sopra, bergamasco di adozione. Simone Consonni di anni ne conta 26, affronta per la seconda volta il Giro d’Italia mettendosi a disposizione di Elia Viviani, velocista cardine della Cofidis, anche se, a onore del vero, in fatto di sprint non manca nulla nemmeno a Simone. La condizione di Fausto Masnada, prossimo ai 26 anni (li festeggia il 6 novembre) ha raggiunto il top con la nazionale azzurra al recente mondiale di Imola. L’atleta di Laxolo di Valbrembilla veste la maglia delle Deceuninck: al Giro potrebbe regalarci grosse soddisfazioni. Comprensibile l’emozione di Simone Ravanelli, 25 anni, di Almenno San Salvatore, neo professionista in forza all’Androni. Il team manager Gianni Savio gli ha dato carta bianca: parola d’ordine “attacco” e determinato com’è, Simone, è destinato a fare bene.Ha rischiato di essere escluso dalla formazione della Vini Zabù, sua attuale compagine, Lorenzo Rota, 25 anni, ma i risultati collezionati recentemente hanno dato ragione al giovane di Sorisole che affronta per la terza volta in carriera il Giro d’Italia mettendosi a disposizione del capitano Giovanni Visconti e, se sarà possibile, trovare la giornata buona per raggiungere la zona alta della corsa. Il decano in fatto di età e presenza (si è allineato alla partenza per la sesta volta) è Davide Villella, 29 anni, valdimagnino di Selino Alto che corre per la spagnola Movistar e atteso a una prestazione importante. Infine, “l’oriundo” Giovanni Carboni. 25 anni, vive a Brembate Sopra con Arianna Fidanza, ciclista della belga Lotto. La Bardiani, team per cui difende i colori, gli ha affidato il compito di “fare classifica”. Sarà dura ma quanto meno proverà. Nel prestigioso albo d’oro del Giro d’Italia trovano collocazione il pioniere Antonio Pesenti vincitore nel 1932, a cui ha fatto seguito la tripletta del grande, indimenticabile Felice Gimondi, e, in tempi più recenti, la doppietta riuscita a Ivan Gotti e Paolo Savoldelli.