Addio Colantuono, ecco Reja

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Reje e MarinoIl cuore, la stima e la riconoscenza lascia il posto alla ragione. Così si spiega la decisione assunta dalla dirigenza dell’Atalanta di esonerare Stefano Colantuono, l’allenatore protagonista delle ultime cinque stagioni sulla panchina nerazzurra dopo la prima esperienza di un biennio che ne hanno fatto il tecnico più longevo di sempre alla guida della squadra bergamasca. Colantuono, che nel novembre 2014 aveva superato il record di panchine in campionato detenuto da Emiliano Mondonico, chiude la sua avventura a Bergamo con un totale di 177 partite in serie A, e un bilancio di 56 vittorie, 49 pareggi e 72 sconfitte. A sostituirlo è stato chiamato Edy Reja, 69 anni, reduce dai sei mesi alla guida della Lazio, da gennaio a giugno 2014, quando fu chiamato a sostituire Petkovic. Breve ed essenziale il comunicato apparso sul sito web dell’Atalanta: «La Società esprime la propria profonda stima e gratitudine nei confronti del signor Colantuono in virtù della qualificata opera svolta negli ultimi cinque anni». Il secondo tempo della partita disputata in casa e persa contro la Sampdoria ha convinto i dirigenti atalantini che Colantuono avesse fatto il suo tempo. Nella stagione 2014-2015 l’Atalanta è riuscita a vincere soltanto cinque volte in venticinque giornate, collezionando nove pareggi e ben undici sconfitte, di cui le ultime quattro di fila contro Fiorentina, Inter, Juventus e Sampdoria. La scelta di Reja non deve sorprendere, anzi appare la più accreditata, dal momento che Pierpaolo Marino, direttore generale dell’Atalanta, (con lui nella foto) conosce bene il tecnico goriziano con il quale ha condiviso la scalata del Napoli dalla C alla A.

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