Atalanta kot a Cagliari

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Pesante sconfitta dell’Atalanta in terra sarda, dove la squadra di Gasperini resta in partita solo nel primo tempo, sprecando con Paloschi un penalty, concesso con una certa generosità, che avrebbe rimesso il risultato in equilibrio dopo il gol fulminante messo a segno dopo 8’ da Borriello, autore di una doppietta intervallata da un gol di Sau. L’Atalanta torna a Bergamo con tre reti sul groppone, ma il passivo poteva essere addirittura più pesante. Non è tempo di rimpianti, pensando alla mancata conferma di Borriello, il quale dimostra di vivere una seconda gioventù e far valere le qualità tecniche e realizzative. Semmai bisogna riflettere sulla mancata reazione della squadra, dove i soliti Gomez e Kessie provano a fare qualcosa. E sull’episodio del calcio di rigore fallito da Paloschi piomba la versione di mister Gasperini. A differenza del rigore trasformato dall’Atalanta in casa contro il Torino, quando Kessie aveva sorpassato Paloschi sul dischetto, stavolta sembra sia andata al contrario e l’ex attaccante del Chievo ha scelto la botta centrale, intuita e respinta da Rafael. Tra i pali delle due squadre i portieri di riserva. Quello del Cagliari ha sbrigato bene il lavoro e soprattutto impedito all’Atalanta di rientrare in partita prima del riposo. L’esordio di Berisha non è stato fortunato, anche se l’albanese ha evitato che il Cagliari segnasse il doppio. Il 3-5-2 con Konko esterno sinistro di centrocampo e Conti sulla fascia opposta non ha girato come Gasperini avrebbe voluto. Una involuzione che deve preoccupare, con Paloschi che non riesce a sbloccarsi. Il tecnico del Cagliari, Rastelli, recupera Joao Pedro, in versione trequartista alle spalle del tandem d’attacco Borriello-Sau. Ed è proprio Joao Pedro, fermato al limite dell’estrema punizione dopo 3’, a ispirare il sinistro a giro di Borriello che incanta il Sant’Elia e porta in vantaggio i sardi all’8’. Bisogna attendere 25’ perché accada qualcosa sul fronte d’attacco atalantino. Gomez sguscia all’altezza del vertice sinistro dell’area cagliaritana, Pisacane lo aggancia appena fuori dalla linea dei 16 metri, ma l’arbitro Fabri indica il dischetto. Raccontato l’esito negativo del calcio dagli undici metri, per i restanti 12 minuti del primo tempo succede niente. Al rientro in campo c’è D’Alessandro al posto di Masiello, con arretramento di Conti sulla linea dei difensori. Passano 10’ e Sau raddoppia con un diagonale rasoterra su assist di Isla. Gasperini utilizza subito i restanti due cambi: Gagliardini per Kurtic e poi Grassi per Carmona. Sostituzioni suggerite dalle non perfette condizioni fisiche. A metà ripresa contropiede del Cagliari con Sau che si libera e calcia, Berisha salva deviando sul palo. Il terzo gol arriva al 28’ su calcio di punizione dalla trequarti di Borriello, che trafigge Berisha sull’angolo della barriera. Al 41’ ennesimo affondo dei sardi con cross rasoterra di Bittante che taglia fuori Berisha e Munari arriva con un attimo di ritardo alla deviazione vincente a porta vuota. Sarebbe stata una punizione eccessiva per l’Atalanta, che deve interrogarsi innanzitutto sull’atteggiamento. Il Cagliari ha sicuramente meritato, ma non si pensava che potesse spadroneggiare.

forbes

CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael 7 Pisacane 6 (34’ st Bittante 6) Ceppitelli 6 Bruno Alves 6.5 Murru 6.5 Isla 6.5 (38’ st Munari sv), Tachtsidis 6 Padoin 6 Joao Pedro 7.5 (18’ st Barella 6); Borriello 8 Sau 7. All. Rastelli. In panchina: Colombo, Crosta, Capuano, Salamon, Di Gennaro, Giannetti, Melchiorri. All. Rastelli.

ATALANTA (3-5-2): Berisha 5 Masiello 5 (1’ st D’Alessandro 5), Toloi 5 Zukanovic 5 Conti 5 Kessie 5.5 Carmona 5.5 (14’ st Grassi 5), Kurtic 5 (11’ st Gagliardini 5) Konko 5.5 Paloschi 4.5 Gomez 5.5. All. Gasperini, In panchina: Sportiello, Stendardo, Raimondi, Caldara, Migliaccio, Freuler, Spinazzola, Petagna, Pinilla.

Arbitro: Fabbri di Ravenna 5.5