Fabrizio Carcano
“Siamo soddisfatti di quanto fatto finora sul mercato”. Marco Calvani, 57enne coach capitolino del Bergamo Basket 2014, promuove a pieni voti il mercato giallonero. Con sei giocatori già firmati e ancora quattro tasselli da inserire, senza urgenza. Ma a breve potrebbero già esserci novità sul lungo italiano, con l’ex Dario Zucca, sotto contratto con Rieti, sempre nel mirino. Intanto Calvani è contento per come si sta muovendo il club, sotto l’abile regia del confermato gm Gianluca Petronio.
“Per noi era importante la conferma dei due registi, Ruben Zugno e Matteo Parravicini, che hanno un valore aggiunto in più rispetto all’anno scorso avendo un anno in più di esperienza. Ruben ha giocato lo scorso anno la sua prima stagione da titolare e Matteo a soli 18 anni ha avuto la possibilità di giocare venti minuti a gara, minuti veri, che gli hanno permesso di crescere.”
E sul perimetro avete piazzato un colpaccio con Mattia Da Campo.
“Sono molto contento del suo arrivo, il suo innesto si inserisce perfettamente nel nostro quadro, ha le caratteristiche giuste per noi, è un ragazzo che ha già dimostrato di saper fare bene in B alla Stella Azzurra e che ha avuto quattro anni di crescita nel college di Seattle, facendo meglio di anno in anno, tanto che nell’ultima stagione aveva un minutaggio importante. Il suo arrivo ci permette di spostare il secondo straniero sotto canestro.”
Dietro per la panchina ci sono i due 99, Ferdi Bedini e Simone Vecerina.
“Che lo scorso anno hanno avuto minuti importanti in B, ora dovranno fare il salto di categoria, ci daranno un contributo uscendo dalla panchina dimostrando attitudine difensiva e offensiva.”
E sotto canestro è arrivato Masciadri.
“Stefano è un giocatore che ha disputato numerosi campionati di livello, in possesso di un grande bagaglio di esperienza e può darci quel background che servirà in determinati momenti in campo. Porta con sé garanzie e certezze, indispensabili nel nostro cammino durante la stagione. Dopo Masciadri cerchiamo altri due lunghi, un italiano e uno straniero, che si alternino in maniera intercambiabile nei ruoli di 4 e 5, diciamo dei ‘quattro e mezzo’, poi prenderemo un giovane per completare il reparto”.
E infine gli stranieri.
“Siamo abbastanza avanti sulla guardia, mentre sul lungo siamo in una fase di osservazione, perché dipenderà dalle caratteristiche degli italiani che sceglieremo per completare la nostra batteria sotto canestro.”