BB14, una due giorni di basket in memoria di Dante Signorelli. Con Hoop, il fumetto delle buone maniere

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Il Memoria Signorelli è più di un semplice torneo di basket, molto di più. La BB14 è soggetto principale da cui scaturisce il progetto, che ha due funzioni. Ricordare Dante Signorelli, l’uomo che ha lasciato un segno indelebile sul mondo del basket di Bergamo. Perché con lui la gloriosa Alpe raggiunse il punto più alto: quello della Serie A1. Correva l’anno 1983. E Franco Meneghel, presente in sala e in società con compiti tecnico-manageriali è lì a collegare le due epoche.

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Da sinistra: Alberto Zanga, Enzo Galluzzo e Paolo Ferrari

Il presidente della BB14, Enzo Galluzzo, sottolinea come “nessuno prima d’ora abbia pensato di onorare un uomo così speciale, nello sport come nella vita“. E Galluzzo si lega alla famiglia Signorelli in un rapporto che passa da Meneghel al figlio Alfredo. Ora quel momento è arrivato.

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Il Memorial Signorelli andrà in scena nei giorni 2 e 3 settembre, giorni della Festa di Sant’Alessandro, la festa per eccellenza a Bergamo, perché ricorda il patrono e la Fiera di Bergamo è il punto cruciale in cui convergono tutte le manifestazioni popolari.

Sarà nell’area esterna della Fiera che verrà allestito il campo da basket con tribune per dare vita a tornei che coinvolgono cinque società di basket bergamasche con 150 atleti che si misureranno nelle partite tre contro tre.

Vecchie glorie Alpe
Ricordi dell’Alpe

Dai piccoli ai grandi ci sarà spazio per gli atleti dell’Excelsior Bergamo che, novità annunciata dal General Manager Alberto Zanga, diventa società satellite di BB14; spazio al femminile con le squadre di OroRosa della pluricampionessa e oggi coach Monica Stazzonelli; spazio al mondo dell’inclusione con Baskin e, udite udite, ci sarà spazio anche alle vecchie glorie che Franco Meneghel porterà al campo “non tanto per fare partite – dice – sarà più che altro una gara di tiri”.

Sarà una festa del basket che per due giorni dalle 14 alle 22 vedrà confrontarsi grandi e piccoli, dilettanti e professionisti a divertirsi e far divertire quanti amano questo sport.

Ma il Memorial avrà anche una seconda funzione. Sarà l’occasione per un progetto che coinvolge soggetti istituzionali come le Politiche sociali della Provincia di Bergamo, l’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo e l’Ufficio della pastorale della scuola della Diocesi di Bergamo.

Un team di donne sedute a un tavolo hanno partorito un’idea che a partire da una semplice partita di basket è diventato un fumetto e poi un progetto che vuole contrastare il bullismo, che tanto affligge i giovani (pare ne siano colpiti il 20 percento dei ragazzi).

BB14 Memorial Signorelli
Giovanna Fidone

Giovanna Fidone (psicologa e funzionario delle politiche sociali della Provincia), Romina Russo (consigliera provinciale con delega alle Poliche sociali), Ilenia Fontana (ufficio scolastico territoriale) e Daniela Noris (Direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi) si sono inventate Hoop.

Hoop è un fumetto. Hoop è il cane pastore, lo stesso della mascotte della BB14. Disegnato da Angela Scopelliti Hoop diventerà una serie che potrà essere scaricata direttamente dal sito della provincia.

Hoop vuole veicolare un messaggio preciso. Hoop è il personaggio che insegna le buone maniere, insegna ad essere una persona per bene, che sa vincere, ma sa anche perdere, che sa che ogni canestro fatto è frutto della collaborazione di squadra.

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Romina Russo

Nei giorni del Memorial, il fumetto lo si troverà allegato al magazine della società. E dallo spazio della Fiera di Bergamo partirà tutto il progetto che dal campo di basket entrerà nelle aule di scuola, dalla materna alle medie. Mentre per i più grandi delle superiori saranno gli stessi atleti della BB14 ad entrare in classe per portare la loro testimonianza delle buone maniere da tenere in campo e fuori.

Perché quello del bullismo – sottolinea Daniela Norisnon è problema solo dei giovani. Ma anche degli adulti come quello, per esempio, del tifo sbagliato dei genitori quando se la prendono con i genitori della fazione opposta diventando il peggiore degli esempi possibile”. “Perché c’è sempre un’altra partita – conclude Giovanna Tidonee potrebbe essere quella giusta”.

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Angela Scoppelliti abbracciata da Hoop